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G7 Torino: manifestanti assediano reggia Venaria Reale. Scontri, tre feriti, un arresto

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VENARIA REALE (Torino) – Alcune migliaia di manifestanti di Reset G7, che protestano contro il summit internazionale che chiude oggi alla Reggia di Venaria, sono arrivati poco a poche centinaia di metri dalla Reggia, dove si sono conclusi i lavori del G7 Lavoro presieduto dal ministro Giuliano Poletti.

Decine di grossi petardi sono stati esplosi dai manifestanti anti G7 arrivati in piazza Vittorio Veneto, nel centro di Venaria Reale presidiato dalle forze dell’ordine che bloccano gli accessi alla Reggia. Alcuni sono stati lanciati contro le forze dell’ordine, ad altezza uomo, schierate in assetto antisommossa. I manifestanti hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine ma sono stati respinti. La polizia ha risposto con una carica di alleggerimento per allontanare i dimostranti.

Una seconda raffica di petardi è partita dai manifestanti anti G7 verso le forze dell’ordine che presidiano le vie di accesso alla Reggia di Venaria. La polizia ha risposto con lacrimogeni e idranti. Dopo minuti di guerriglia, alcuni manifestanti sono stati bloccati e identificati. Il bilancio: un arresto per violenza, tre denunciati e due agenti della Digos feriti a calci mentre fermavano un ragazzo e un poliziotto colpito da un petardo al petto. Ferito anche un carabiniere.

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Lungo il percorso che da largo Toscana ha portato alla Reggia poche persone ad assistere al passaggio mentre la maggior parte dei negozi ha le serrande abbassate.
L’obiettivo dei manifestanti era quello di raggiungere la Reggia di Venaria. Vi sono attivisti dei centri sociali torinesi Askatasuna e Gabrio, sindacati di base, No Tav (che aprono la sfilata con uno striscione), militanti di Rifondazione comunista, Sinistra anticapitalista, Soccorso rosso e Carc.

Quanto agli scontri di ieri sono state indagate per resistenza a pubblico ufficiale, e poi rilasciate, le tre ragazze fermate a Torino dopo l’attacco alle forze dell’ordine durante le proteste anti G7. Intorno alle 23, i contestatori del summit, scesi in strada per un corteo notturno nelle vie del centro, avevano lanciato petardi e fuochi d’artificio ad altezza d’uomo contro la polizia. Poi sono fuggiti in piazza Castello, creando scompiglio alla ‘Notte dei ricercatori’ che si stava svolgendo nella piazza torinese. Nessuna carica e nessun lancio di lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine. Le varie anime della protesta contro il G7 (i centri sociali, gli studenti, gli anarchici del Fai e i disoccupati) si sono poi unite oggi nel corteo arrivato a Venaria, sede del vertice.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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