
Tessere Pd: Bambagioni accusa i renziani di aver fatto incetta (a Signa e non solo). La replica di Parrini: «Solo fango»
FIRENZE – Il primo ad attaccare è stato Paolo Bambagioni, consigliere regionale del Pd, già sindaco di Signa, e ora esponente della corrente interna che fa capo a Michele Emiliano. Bambagioni ha denunciato una presunta incetta di tessere del partito. Ha detto: «Chiamo in causa il segretario nazionale Matteo Renzi perché si occupi della questione di Signa, e venga a ripristinare questa ingiustizia». Bambagioni è intervenuto per lamentare mancanza di trasparenza nel tesseramento del Pd, in vista della stagione congressuale locale, e in particolare a Signa. Bambagioni ha spiegato di pensare per questo anche a un ricorso interno al partito e ha sottolineato che quello di Signa, non è l’unico caso di territori «dove i renziani erano in minoranza e hanno cercato di imporsi in maniera non democratica. Non basta: a Piombino, nel giorno della chiusura del tesseramento, al segretario locale, il solo che aveva a disposizione le tessere, ne è stato portato un pacchetto da 320 da parte di un consigliere regionale. Una modalità anomala». Tutto questo, ha spiegato Bambagioni, perché alcuni consiglieri regionali hanno una deroga per avere e autenticare le tessere in maniera autonoma. C’è poi, insiste Bambagioni, «il caso di Massa Carrara dove sono arrivati, sempre in deroga attraverso parlamentari e consiglieri regionali, pacchi di tessere non vagliate o controllate».
Il segretario regionale del Pd, Dario Parrini, si scaglia contro la «macchina del fango» messa in moto da Bambagioni, la ritiene intollerabile e dice che se ci sono verifiche da fare, queste spettano agli organismi di garanzia. Mentre Monia Monni, consigliere regionale Pd chiamata direttamente in causa da Bambagioni, rivolta le accuse contro lo stesso Bambagioni: «Non ho idea di cosa si stia parlando. L’unico interessamento alla questione è il fatto che sono venuta a sapere di una segnalazione alla commissione di garanzia del congresso fatta dal segretario comunale Gabriele Scalini rispetto a un tesseramento anomalo fatto a Signa, proprio a opera del consigliere Paolo Bambagioni. So di persone accompagnate al tesseramento dall’assistente di Bambagioni in Consiglio regionale – ha aggiunto -. Non mi sono interessata del tesseramento a Signa, come ogni consigliere regionale dovrebbe fare perché questo spetta ai segretari dei circoli. L’unica cosa che mi sento è dare la mia vicinanza al segretario Gabriele Scalini, che ha tutta la mia stima, è persona intelligente, onesta, molto rispettosa delle regole e molto autonoma e non ha certo bisogno di prendere la linea da me. Sono molto serena e ho piena fiducia in lui e nella sua correttezza, che verificheranno gli organismi di controllo delle operazioni congressuali del partito».