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Onda nera antimigranti in tutta Europa. Ma in Italia sinistra e Chiesa vogliono lo ius soli

Non bastavano i segnali precedenti in Germania, anche in Austria la destra oltranzista del Fpoe di Heinz-Christian Strache vola alle elezioni, confermando l’avanzata generale, in tutto il Vecchio Continente, dei movimenti populisti, xenofobi e euroscettici, che al governo o in Parlamento rafforzano le proprie posizioni. Solo in Italia assistiamo alla propaganda pro immigrati portata avanti da Papa Francesco, dalla presidenta Boldrini, dalla Chiesa (Mons. Galantino, segretario della Cei in primis), dai partiti e da esponenti di sinistra e della sinistra estrema. Questa congrega pro immigrati ha indotto il premier Gentiloni a abbandonare la sua tradizionale prudenza, tanto che ha annunciato una rapida approvazione (entro questa legislatura) della legge sullo ius soli, che concede la cittadinanza agli immigrati nati o che studiano in Italia.

Questa la mappa aggiornata della situazione dei partiti antiimmigrazione in Europa.

* REPUBBLICA CECA – A pochi giorni dalle elezioni parlamentari del 20 e 21 ottobre, nulla sembra poter fermare la
corsa dell’imprenditore miliardario e proprietario di vari media Andrej Babis, leader del movimento populista Ano 2011 (Alleanza del cittadino scontento). Il movimento anti-establishment, dai toni radicali sui migranti, viene dato in grande vantaggio dai sondaggi, nonostante accuse e sospetti, in passato, abbiano costretto Babis a dimettersi da ministro delle finanze.

* GERMANIA – Alternative fuer Deutschland (Adf) è il terzo partito nel Paese, e con oltre il 13% dei voti alle
consultazioni di settembre ha fatto il suo ingresso per la prima volta al Bundestag, con 94 deputati, su un totale di 630.

* FRANCIA – La leader del Front National Marine Le Pen è arrivata al ballottaggio con Emmanuel Macron alle elezioni di aprile, raccogliendo uno storico 21,53%. Ma Fn si è poi fermato al 13,2% alle legislative di giugno, ottenendo comunque 8 seggi in Parlamento rispetto ai due della passata legislatura.

* OLANDA – Alle elezioni del marzo scorso, il Partito per la Libertà (Pvv) di Geert Wilders, anti-Ue e anti immigrati, dato per vincente, è arrivato secondo dietro il Vvd del premier Mark Rutte (33 seggi) col 13,1%, ottenendo 20 seggi (5 in più rispetto al voto 2012).

* SLOVACCHIA – Un elettore su cinque ha votato estrema destra alle politiche di marzo. Il Partito Nazionale Slovacco (Sns) di Marian Kotleba, neonazista, ha ottenuto oltre l’8% ed è nella coalizione di governo, con tre ministri.

* POLONIA – Risultato plebiscitario nell’ottobre 2015 per il partito nazionalista e ultraconservatore Giustizia e Libertà (Pis) fondato dai fratelli Kaczynski, al potere con la premier Beata Szydlo, decisamente in rotta di collisione con Bruxelles.

* FINLANDIA – Il partito di destra dei Veri Finlandesi è nella coalizione di governo formata dal premier centrista Juha Sipila nel 2015. Timo Soini, il leader del movimento che ha fatto dell’euroscetticismo la sua principale carta elettorale, è ministro degli Esteri e degli Affari europei.

* DANIMARCA – Lo xenofobo Partito del Popolo danese (Df) si è confermato seconda forza politica alle elezioni del 2015, col 21,1% dei voti, ma il premier Lars Lokke Rasmussen lo ha lasciato fuori dal governo.

* GRECIA – Nel 2015, i neonazisti di Alba Dorata hanno ottenuto oltre il 7% dei voti e rappresentano la terza forza
politica.

* BELGIO – Dall’ottobre 2014 sono nella coalizione di governo nazionalisti fiamminghi dell”N-VA del sindaco di Anversa Bart De Wever, che ha ottenuto il 33% dei voti, e punta, anche – se non nell’immediato – all’indipendenza delle Fiandre.

* UNGHERIA – Il partito Jobbik aveva ottenuto oltre il 20% dei consensi alle politiche dell”aprile 2014 e rimane il partito di estrema destra più rappresentato in un parlamento europeo. La formazione, seconda nei sondaggi, punta alle elezioni del 2018 a prendere il posto del premier Viktor Orban, premier di destra nazionalista e antiimmigrazione a capo di un partito, Fidesz, di stampo nazionalista ed euroscettico, che nonostante faccia capo alla famiglia europea del Ppe ingaggia spesso duri confronti con Bruxelles.

ITALIA – Negli ultimi sondaggi registrati dal sito termometropolitico.it in vista delle elezioni politiche 2018, la Lega Nord è data fra il 13,9 e il 15,7%, mentre Fratelli d’Italia ondeggia fra il 4,6 e il 5,4%. In totale si arriverebbe pur sempre alla massima percentuale del 21,1%.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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