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Minori accompagnati a scuola: le leggi negli altri paesi europei

ROMA – Una recente sentenza della Cassazione ha confermato la condanna di un docente e di un preside per non aver consegnato a un adulto un bambino uscito da scuola (e poi morto investito da un bus). Subito un putiferio di polemiche sociali e politiche in Italia, mentre la situazione negli altri paesi europei presenta risvolti e caratteristiche diversi. Non ci sono leggi particolari in Europa sull’entrata e l’uscita dei minori, in particolare degli alunni delle medie, da scuola, e sono tanti i bambini e i ragazzi che vanno per loro conto alle lezioni. Anche se, segno dei tempi, il livello di attenzione è salito ed è aumentato il numero di famiglie che normalmente accompagna i propri figli, specie i più piccoli.

BELGIO: a Bruxelles, nella scuola pubblica, a partire dai 12 anni, gli studenti possono lasciare l’edificio da soli al termine delle lezioni. Lo spiegano dall’ufficio dell’assessorato alla Scuola della città. Lo stesso vale per tutta la regione francofona della Vallonia. E anche nelle Fiandre, fanno sapere dall’ufficio stampa del governo fiammingo, non ci sono leggi che regolano la questione e gli studenti dai 12 anni in poi possono lasciare la scuola da soli.
Fanno eccezione le scuole private: in alcune occorre l’autorizzazione dei genitori.

GRAN BRETAGNA non c’è una legge particolare che obblighi i genitori ad accompagnare a scuola i figli: la decisione è affidata al buon senso delle singole famiglie. Negli anni comunque l’atteggiamento dei britannici è cambiato radicalmente. Basta pensare che negli anni Settanta quasi ogni 11enne nel Regno andava a scuola da solo mentre oggi solo il 55% lo fa. Molte amministrazioni locali consigliano alle famiglie di accompagnare i loro figli se hanno meno di 8 anni.

FRANCIA: non c’è nessuna legge o nessun regolamento che impedisca ai ragazzi delle scuole medie di uscire da soli da scuola al termine dell’orario. L”unica condizione riguarda proprio l’orario d”uscita. I genitori, all’inizio dell”anno, devono prendere conoscenza – comprovandolo con la firma – dell’orario delle lezioni del proprio figlio. Poi, devono autorizzare – sempre per scritto e una volta per tutto l’anno – il ragazzo a lasciare la scuola da solo. Un’ulteriore autorizzazione è richiesta per consentire allo studente di lasciare in anticipo rispetto all’orario previsto l’istituto in caso di assenza di un professore all’ultima ora.

GERMANIA: non esiste una legge che regoli l’età a partire dalla quale un bambino possa andare da solo a scuola. Ma la prassi è quella di incentivare il ritorno a casa dei bambini da soli, a partire dal sesto anno di età. A spiegarlo all’ANSA è il portavoce dell’Amministrazione del Senato di Berlino, del reparto Istruzione Scuola e giovani. Ovviamente molto dipende dal caso: si valuta la maturità del bambino e il tratto da percorrere per raggiungere la scuola. La normativa prevede il cosiddetto “Aufischtpflicht”, l’obbligo di supervisione per i genitori regolato dall”articolo 1631 del codice civile. È dovere del genitore, infatti, curare educare e vigilare sul minore. Ma il legislatore pone attenzione anche al diritto di sviluppare l’autonomia del bambino: l’articolo 1626 del codice dispone che nella cura e nell’educazione si debba tenere conto dello sviluppo crescente delle capacità e del crescente bisogno del bambino di agire in modo autonomo e consapevole della responsabilità.

Come si può notare solo in Italia legislatori mammoni e giudici mammoni tengono fermo un vincolo che ormai appare anacronistico, anche se purtroppo i pericoli che un ragazzo potrebbe incrociare durante il percorso casa – scuola sono fortemente aumentati.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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