Bruxelles: Milano perde sede Ema al sorteggio, vince Copenhagen. Un indotto di 1,4 miliardi
BRUXELLES – Ha vinto Amsterdam e ha perso Milano, con una beffa finale: dopo il terzo scrutinio è stato il sorteggio avvenuto con due buste (e non con la monetina, come si era precedentemente appreso) ad assegnare l’European medicinal agency (Ema), arbitro europeo per l’immissione in commercio dei nuovi medicinali per uso umano e veterinario. «C’è grande delusione ma anche la consapevolezza che si è fatto tutto quello che si poteva fare per avere un dossier di candidatura molto competitivo, lo si è visto nelle prime due votazioni. Dispiace, eravamo prontissimi», ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, in una conferenza stampa col sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al Pirellone.
Un testa a testa a Bruxelles fino all’ultimo e decisivo voto, quando Amsterdam e Milano hanno ricevuto gli stessi voti, 13 a 13, con l’astensione fondamentale della Slovacchia. La candidatura italiana era arrivata prima alla votazione finale. Aveva infatti superato il secondo turno con 12 voti, davanti ai 9 di Amsterdam e ai 5 di Copenaghen, che è stata eliminata.
L’agenzia europea del farmaco traslocherà da Londra quindi nella capitale olandese dove arriveranno gli 890 addetti, i 4mila esperti coinvolti e 300 milioni di euro di budget annuali di una delle agenzie più importanti dell’Unione europea. E per Amsterdam un indotto da più di un miliardo e mezzo all’anno grazie alle 40 mila camere d’albergo prenotate grazie all’Ema. Insieme a Milano ha perso l’Italia e il Governo, come sembra di capire dalle affermazioni del sindaco di Milano Giuseppe Sala: «È possibile che alla fine ci sia stato anche qualche accordo politico. La mia valutazione è che nelle prime due votazioni è stato fatto valere il valore dei dossier, mentre dalla seconda votazione in poi sono partite le telefonate tra governi». E il Governo Renzi-Gentiloni è risultato soccombente, nonostante l’ottimismo della ministra Lorenzin, che aveva twittato: «Con il nostro impegno Milano supera il primo round di votazioni per l’Ema. Lavoriamo, con grande fiducia, per il secondo turno.» Fiducia evidentemente mal riposta.