
Partiti: la sinistra rinasce con Liberi e uguali, guidata da Grasso
ROMA – “Fare politica è un onore, non una vergogna. C’è in gioco il futuro dell’Italia e questa è la nostra sfida: battersi perché tutti, nessuno escluso siano liberi e uguali, liberi e uguali”. Lo dice il presidente del Senato Pietro Grasso, chiudendo l’assemblea unitaria della sinistra, citando per la prima volta il nome del nuovo soggetto: “liberi e uguali”.
“Serve un’alternativa – sottolinea – e allora tocca noi offrire una nuova casa a chi non si sente rappresentato, difendere principi e valori che rischiano di perdersi, su lavoro, scuola, diritti e doveri. Tasse più giuste e progressive, una vera parità di genere. Per tutto questo io ci sono”, afferma Grasso.
Nasce – dunque – la lista unitaria della sinistra e, dal palco dell’Atlantico Live a Roma arrivano segnali di chiusura a un eventuale dialogo con il Pd. “Altri – dice Pippo Civati rivolgendosi a Pisapia – stanno allestendo coalizioni da incubo, in cui c’è dentro tutto: Minniti con Bonino, Merkel con no euro. Noi saremo rigorosi”.
Anche D’Alema boccia gli appelli all’unità del centrosinistra: “Sono tardivi e non accompagnati da scelte politiche e programmatiche conseguenti. Renzi – sottolinea – aveva detto che noi eravamo elettoralmente irrilevanti, quindi questi appelli contraddittori”. “La gran parte degli elettori che voteranno per noi, non voterebbero per i candidati del Partito Democratico, quindi noi non portiamo via nulla a loro. Aggiungiamo, recuperiamo persone che altrimenti non voterebbero per il Pd”, conclude D’Alema.

PIERLUIGI
Tra “liberi e uguali”, “schiavi e Diversi”, siamo arrivati al top.
Fossi nel governo bandirei un concorso per giullari, ma di quelli buoni, come quelli medioevali. La casacca sicuramente la saprebbero cambiare.
Forse ridere un pò meno.
Per ora bastano i nostri politici.
Nota: pre “ridere” intendo “piangere”.
Buon Natale.