Tasse, Imu e Tasi: il 18 dicembre si paga l’acconto 10,2 miliardi. La statistica della uil
ROMA – Ultima chiamata, lunedì 18 dicembre, per il pagamento dell”acconto dell’Imu e della Tasi. Due giorni in più per i cittadini che possono approfittare del fine settimana che fa slittare, appunto, la data di due giorni. La scadenza, che interesserà una platea di circa 25 milioni di cittadini, non riguarda chi possiede una prima casa. Anche gli inquilini, se la casa affittata e’ un’abitazione principale non di lusso, non pagano la propria quota. Secondo le stime della Uil, i versamenti dovrebbero ottenere un gettito di 10,2 miliardi. Secondo la Cgia di Mestre sarà di 9,9 miliardi.
Secondo i risultati del rapporto Uil, il costo maggiore in valore assoluto per una seconda casa a disposizione si registra a Roma con 2.064 euro medi; a Milano 2.040 euro medi; a Bologna 2.038 euro; a Genova 1.775 euro e a Torino 1.745 euro. Valori più “contenuti”, invece, ad Asti con un costo medio di 580 euro; a Gorizia con 582 euro; a Catanzaro con 659 euro; a Crotone con 672 euro e a Sondrio con 674 euro. Per una seconda pertinenza della stessa categoria catastale – sempre secondo il sindacato guidato da Carmelo Barbagallo – a Roma si pagano mediamente 110 euro annui (81 euro per una cantina o 139 euro per un box–posto auto); a Milano 99 euro annui (76 euro per una cantina, 122 euro garage o posto auto); a Bologna 96 euro annui (68 euro per una cantina, 123 euro per un garage); a Firenze 95
euro annui (67 euro per una cantina, 122 euro per un garage) e a Napoli 95 euro annui (67 euro per una cantina, 123 euro per un
garage). Stante il blocco delle aliquote anche per l’anno in corso, le aliquote non hanno subito rialzi, ma non hanno nemmeno
subito ribassi. In nessun capoluogo si è utilizzata questa opzione a, quindi, sono state riconfermate le aliquote dello scorso anno.
Sono 18 – per la Uil – le città che hanno confermato l’addizionale della Tasi sugli altri immobili, per cui in questi Comuni le aliquote superano quella massima dell’Imu (10,6 per mille). In particolare, Roma, Milano, Ascoli, Brescia, Brindisi, Modena, Potenza, Rieti, Savona, Verona hanno scelto l’aliquota dell’11,4 per mille; Macerata l”11,3 per mille; Terni e Siena l’11,2 per mille; Lecce e Massa l’11 per mille; Agrigento il 10,9 per mille e Caltanissetta il 10,7 per mille. Altre 70 Città capoluogo applicano l’aliquota, sempre sulle seconde case, del 10,6 per mille tra cui Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo e Bari.