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Fiorentina inciampa con il Genoa (0-0). E non scavalca il Milan. Pagelle

Colpo di testa di Simeone ostacolato da Zukanovic: per il Cholito un’altra gara deludente

FIRENZE – Occasione perduta. La Fiorentina avrebbe potuto scavalcare il Milan (sconfitto nettamente a Verona) e affacciarsi, lassù, in una posizione di classifica più decorosa. Invece con il Genoa è arrivato lo stop: uno zero a zero che fa segnare passi indietro anche rispetto alla qualità del gioco. Troppo dispendiosa la settimana, con la trasferta di Napoli e la partita di Coppa contro la Samp? Forse, ma è una giustificazione sterile. Il fatto vero, che mi preoccupa, è una Fiorentina incapace di spiccare il volo e d’imporsi in un campionato dove le stelle sono poche. E talvolta cadenti. Se guardate le pagelle, sono stato molto severo. Nel primo tempo, la Fiorentina si è lasciata imporre il gioco dal folto centrocampo genoano. Poi ha cercato di spingere, ma Simone Babacr sono sembrato legati, impacciati, del tutto incapaci di far breccia. Nemmeno Chiesa ha brillanto. Stanco? Forse sì. Bisognerebbe dargli qualche turno di riposo. Venerdì 22 dicembre,a Cagliari, farei giocare Gil Dias dall’inizio. Con Federico in panchina. Anche perchè, quattro giorni dopo, per Santo Stefano, c’è il quarto di finale di Coppa Italia a Roma con la Lazio. La Fiorentina deve giocarselo e tentare di passare in semifinale. Certo, ci vorrà una squadra diversa da quella, lenta e prevedibile, vista con il Genoa. Serve una Fiorentina ficcante. Ora le scelte di Pioli diventano importante e ettono in gioco anche lui.

Pepito Rossi festeggiato in tribuna d’onore

PEPITO ROSSI – Ovazione di tutto il Franchi per Pepito Rossi, ora tesserato per il Genoa, seduto in tribuna d’onore. Non è pronto, ma giocherà in rossoblù. Firenze non dimentica il Fenomeno, protagonista della strepitosa tripletta alla Juve del 23 ottobre del 2013 (da 0-2 a 4-2 con tripletta di Pepito e gol di Joaquin). Pioli non cambia formazione. Ballardini, invece, deve rinunciare a Rigoni. Brivido al 5′: serpentina di Taarabt che entra in area e batte a rete. Sportiello devia sulla traversa. E pallone in angolo. Centrocampo folto (5 uomini) il Genoa cerca di prendere l’iniziativa, ma la Fiorentina prende le misure e lo salta con lanci filtranti per Chiesa e Simeone. Al 12′ punizione di Veloso deviata dalla barriera. Poi è Sportiello che respinge a mani aperte su Brlek. I viola provano le ripartenze. Non sempre efficaci. Marco Benassi (fresco vincitore del premio Associazione Stampa-Ussi 2017, assegnato dai giornalisti toscani) prova una conclusione da fuori area al 15′. Il tiro è debole e impreciso. Più pericoloso Chiesa (17′) ma il risultato non cambia. La Fiorentina dà l’impressione di sentirsi appagata dal pari di Napoli e dalla vittoria, con due rigori, in Coppa Italia. Non prende l’iniziativa, ma si lascia imbrigliare dal foltissimo centrocampo di Ballardini. Che infatti manovra di più e anche con maggiore lucidità. Pioli scuote i suoi. Che prendono campo. I genoani reagiscono con interventi ruvidi. Veloso, un fine dicitore dai piedi buoni, si trasforma in un falloso incontrista. Poi Thereau viene messo giù al limite. L’arbitro lo ammonisce: simulazione. Mah! Calvarese arbitro buono per le squadre in trasferta?

Benassi ostacolato da Zukanovic: anche per lui una partita non brillante

CALVARESE – Stenta troppo, la Fiorentina. La ragnatela a metà campo tessuta da Ballardini si rivela efficace. Anche perchè le ripartenze viola sono rare e, quasi sempre, rare e imprecise. Al 40′ pallone ciabattato da Simeone a centro area e non sfruttato poi da Biraghi che avrebbe potuto deviarlo in porta, anche di stinco. Finisce il primo tempo con un angolo per la Fiorentina, negato da Calvarese. Chiamato buffone e fischiato dalla curva Fiesole. Un precedente sfavorevole per Calvarese a Firenze: l’espulsione, ingiusta, di Cuadrado in una partita contro il Napoli a 2′ dalla fine. I tifosi viola non dimenticano. In ogni caso primo tempo insufficiente da parte della Fiorentina. In calo rispetto a Napoli e, se devo essere sincero, anche in confronto al match di Coppa Italia con la Samp. In avvio di ripresa bel lancio di Laurini da destra, fuori area, e colpo di testa di Benassi che sfiora il palo destro dei genoani. Quindi è Chiesa che tira da 30 metri: Perin respinge. Sull’angolo Pezzella svetta di testa ma il pallone va fuori di qualche centimetro. Benassi (7′) ottiene un rimpallo fortunato, parte e ariva davanti a Perin. Il tiro è una … telefonata. Poco dopo, crossa da destra e Simeone, quasi all’altezza del dischetto del rigore tira alle stelle. Ha rotto la persiana di una signora nel viale dei Mille, commenta un collega in tribuna stampa.

BIRAGHI – Pressa, la Fiorentina, in questo primo scorcio di secondo tempo. Ma non sfonda. Il Genoa riconquista campo. Poi sono i viola a tornare padroni a metà campo ma la manovra è lenta, laboriosa, mai ficcante. Simeone di testa (9′) sfiora la porta di testa. Poi esce, sostituito da Babacar. Entra anche Eysserich per Thereau. Insistono i viola. Il Genoa ora si difende. Pioli gioca l’ultima carta: Gil Dias al posto di Benassi. Ballardini prende la contromisura: in campo Omeonga al posto di Brlek. Proprio Gil si fa vedere e serve bene Baba che però si fa anticipare come un bradipo dormiente. Pioli non gli risparmia l’urlaccio. Contropiede Genoa con Lapadula (39′): tiro alto. Restano cinque minuti per vincere. La Fiorentina ci prova. Chiesa pesticcia. Biraghi (42′) si trova il pallone in area e fa come Simeone: la manda altissima. Praticamente è l’ultima occasione. Persa. Come questa partita che poteva lanciare la Fiorentina oltre il Milan in classifica. E invece l’ha lasciata lì, nel limbo della nostalgia.

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Sandro Bennucci

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