Catalogna: Rajoy apre al dialogo. Ma non incontrerà Puigdemont. Indipendentisti alla carica
BARCELLONA – Mariano Rajoy, premier spagnolo, deve andare in quella Canossa spagnola che è Barcellona. Per coprirsi la testa di cenere. Anche se, orgogliosamente, dichiara che c’è la legge da rispettare. Sì al dialogo con gli indipendentisti, ma no convinto all’indipendenza. Mentre in conferenza stampa, da Bruxelles, Carles Puigdemont ha affermato: «Vorrei che la Spagna che non prendesse più decisioni al posto nostro. E’ giunto il momento di fare politica vera, la formula di Rajoy ha fallito e ha dimostrato che i catalani sono coesi. Sono disposto a incontrarlo ma non in Spagna, per iniziare un nuovo percorso, ma “senza persecuzioni legali. La situazione è paradossale e ridicola. Il futuro della politica in uno stato democratico – ha detto ancora – lo decidono sempre gli elettori. Non si possono avere soluzioni se non con il rispetto delle urne. All’Europa diciamo – ha sottolineato – che a ricetta di Rajoy non ha funzionato, occorre cambiare la ricetta».
Il premier spagnolo Mariano Rajoysi è detto pronto ad avviare una nuova tappa di dialogo con il governo che sarà formato in Catalogna dopo le elezioni di ieri, sempre «nel rispetto della legge. Le elezioni richiedono un nuovo inizio. Si è aperta una finestra di opportunità, sono fiducioso. Il governo spagnolo fornirà la sua volontà di dialogo costruttivo, aperto, realista, sempre nel contesto della legge, eoffrirà una mano tesaal governo catalano per risolvere i problemi, per migliorare il benessere e la ricchezza dei catalani». Ha detto tutto questo pur non accettando l’incontro con Puigdemont. «Io – ha aggiunto ai cronisti il premier spagnolo – dovrei incontrare Ines Arrimadas, la capolista di Ciudadanos, che ha vinto le elezioni. Ciudadanos è arrivato primo ieri ma i partiti indipendentisti hanno la maggioranza assoluta nel Parlamento».
Il commissariamento della Catalogna scattato con l’attivazione dell’articolo 155 della costituzione sarà revocato quando sarà stato formato un nuovo governo catalano ha indicato il premier spagnolo Mariano Rajoy. Cosi è previsto, ha ricordato, nella decisione votata dal Senato a fine ottobre. Le due grandi liste indipendentiste catalanesono pronte a formare un nuovo governo, hanno indicato oggi i portavoce di JxCat Elsa Artadi e di Erc Sergi Sabria. Le tre liste indipendentiste hanno riconquistato ieri una maggioranza assoluta di 70 seggi su 135 nel Parlamento di Barcellona. Artadi ha detto che Carles Puigdemont “deve tornare il prima possibile e essere eletto presidente”.
Il Tribunale Supremo spagnoloha dichiarato indagati per presunta ribellione altri dirigenti catalani fra cui l’ex-presidente Artur Mas e le dirigenti di Erc Marta Rovira, PdeCat Marta Pascal e Cup Anna Gabriel. Per lo stesso presunto reato sono già incriminati il president Carles Puigdemont, i membri del suo Govern e la presidente del Parlament Carme Forcadell. Rischiano 30 ani di carcere per avere portato avanti il progetto politico dell’indipendenza. Avvio di seduta pesante per la Borsa di Madrid dopo l’esito del voto in Catalogna, che ha visto il successo degli indipendentisti. L’indice Ibex 35 ha iniziato le contrattazioni in ribasso dell’1,5%.