Firenze: al Teatro Niccolini va in scena «L’acqua cheta» di Augusto Novelli
FIRENZE – Da mercoledì 3 a domenica 7 gennaio al Teatro Niccolini la Compagnia delle Seggiole capitanata da Fabio Baronti mette in scena un grande classico del teatro fiorentino, «L’acqua cheta» di Augusto Novelli (1867-1927), con la regia di Fabio Spaggiari.
La replica del 6 gennaio vede la speciale partecipazione de La Nuova Pippolese: la versione XXI secolo della storica banda di strumenti ‘a pippolo’ nata alla fine dell’Ottocento a Serpiolle e recentemente ricostituita da musicisti fiorentini sotto la direzione di Francesco Cusumano e Riccardo Zammarchi, eseguirà dal vivo alcuni dei brani dell’operetta.
«L’acqua cheta» compie 110 anni: infatti nella notte di capodanno del 1908 al teatro Alfieri di Firenze (che si trovava tra via Pietrapiana e via dell’Ulivo) si festeggiava con un banchetto il grande attore Andrea «Dreino» Niccòli, che si preparava a partire in America con la sua compagnia per una tournée. Il commediografo Augusto Novelli si trovava a passare di là e fu invitato sul palco a parlare; riuscì così a persuadere l’attore a tentare la fortuna con un nuovo progetto teatrale: una commedia che portasse in America il teatro popolare in vernacolo, impegnandosi a scrivere un atto prima della partenza della compagnia. La commedia, in tre atti, debuttò il 29 gennaio, con il titolo «L’acqua cheta». Fu un successo clamoroso, travolgente.
Da allora «L’acqua cheta» ha avuto innumerevoli rappresentazioni, sia come lavoro in prosa, sia come operetta: l’adattamento musicale di Giuseppe Pietri – lo stesso di «Adiio, giovinezza!» – è del 1920 e debuttò a Roma, passando poi alla Fenice di Venezia e al Teatro Orfeo di Taranto: l’idea di Novelli che il teatro fiorentino potesse avere successo anche fuori da Firenze era azzeccata. Nel 1933 diventò pure un film con Gianfranco Giachetti, Andreina Pagnani (voce italiana di tante dive, compresa Marlene Dietrich), Germana Paolieri, Elio Steiner.
Nel corso della sua storia sulla scena «L’acqua cheta» ha subito un’evoluzione che ne ha modificato notevolmente la forma, il linguaggio e la stessa gerarchia dei personaggi. Confermando le intenzioni del Novelli che voleva realizzare attraverso essa la propria idea di teatro popolare, il pubblico e le compagnie che nel corso degli anni l’hanno messa in scena l’hanno fatta propria intervenendo sul testo, sulle scene e sui personaggi con tagli e aggiunte nate dall’improvvisazione degli attori e dal gradimento del pubblico, trattandola di fatto come un prodotto di cultura orale. Nella pratica teatrale oggi non esiste una sola ‘Acqua Cheta’ ma tante e diverse. E come con ogni lavoro di cultura popolare ci troviamo di fronte da un lato a un gran numero di varianti che la rendono proteiforme, dall’altro a delle consuetudini nella rappresentazione delle singole scene così note ed amate dal pubblico che, per quanto non siano ‘scritte’, non è privo di rischi intervenire su di esse per modificarle o rinnovarle.
Alla luce di queste considerazioni questa commedia così leggera ci appare carica di sensi diversi, ma soprattutto ci sembra averne uno su tutti: quello di rappresentare per i fiorentini – e forse anche per i non fiorentini – quella Firenze (com’era bella…) che hanno conosciuto o di cui hanno sentito raccontare, che esisteva ‘prima’. Prima dei turisti, prima dell’alluvione, prima della guerra… In ogni caso ‘prima’ di un qualche disastro che le ha cambiato i connotati.
Nata nel 1999, la Compagnia delle Seggiole riunisce un gruppo di attori provenienti da varie realtà toscane e di diversa formazione. Specializzata nel teatro di parola, preferisce mettere al centro della scena l’attore, circondato da scenografie scarne: al più gli interpreti possono servirsi di qualche sedia (da qui il nome). Dal 2003 la Compagnia si è specializzata nelle cene con radiogialli, in particolare nella lettura dei Radiogialli di Ellery Queen da proporre al pubblico di commensali di diversi ristoranti toscani. La Compagnia ha inoltre deciso di puntare sul recupero della radio. Nel 2014 per la prima volta insieme, i 5 Quartieri del Comune di Firenze si sono trovati a festeggiare i 90 anni della radio italiana con il progetto 90 anni on air: 10 serate nelle 5 zone della città in compagnia dei radiogialli più una serata omaggio alla trasmissione Grillo Canterino dal titolo Quando il grillo cantava… la trasmissione radiofonica che innamorò Firenze; serata conclusiva dedicata alla radio presso lo storico Studio C della Sede Rai per Toscana con cui la collaborazione continua tuttora.
Teatro Niccolini di Firenze (via Ricasoli, 3)
Da mercoledì 3 a domenica 7 gennaio (ore 21, sabato e domenica ore 16:45)
Fondazione Teatro della Toscana in collaborazione con La Compagnia delle Seggiole
L’ACQUA CHETA di Augusto Novelli, con Fabio Baronti, Sabrina Tinalli, Carolina Pezzini, Beatrice Faldi, Luca Cartocci, Andrea Nucci, Carlo Martelloni, Claudio Spaggiari, Marcello Allegrini, Brenda Potenza, Giovanna Calamai, Anna Collazzo; costumi Giancarlo Mancini; aiuto regia Giovanna Calamai; assistente ai costumi Pino Crescente; direttore di scena Daniele Nocciolini; regia Claudio Spaggiari
Spettacolo speciale sabato 6 gennaio con la musica de La Nuova Pippolese
Durata: 2h, con due intervalli.
Biglietti Intero I° settore: 18€ II° settore: 15€. Ridotto (Over 60 / Under 26 / Abbonati Teatro della Toscana – non valido nelle recite di sabato 6 e domenica 7) I° settore: 14€ / II° settore: 11€. Ridotto (Soci Unicoop Firenze – valido solo mercoledì 3 e giovedì 4) I° settore: 12€ / II° settore: 9€
Biglietteria Teatro della Pergola Via della Pergola 30, Firenze 055.0763333 – biglietteria@teatrodellapergola.com. Dal lunedì al sabato: 9.30 / 18.30. Circuito regionale Boxoffice anche online