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Firenze: apre il Gucci Garden con museo, boutique e ristorante

Gucci Garden 0593

FIRENZE – Un ristorante, con la consulenza dello chef stellato Massimo Bottura, un museo e una boutique. E non solo. Gucci ha inaugurato il nuovo Gucci Garden proiettando un gigantesco neon a forma di occhio sulla facciata dello storico ed elegante Palazzo della Mercanzia a Firenze, in piazza della Signoria. Progettato da Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, il Gucci Garden è pensato per esplorare l’eclettismo che caratterizza le creazioni della maison.

Grazie all’accurata selezione di una vasta gamma di articoli tratti dalle collezioni della griffe che risalgono alle sue origini fiorentine nel 1921, affiancati ad oggetti recenti, memorabilia, ephemera e arte contemporanea, Gucci Garden non è soltanto la celebrazione di un ricco archivio storico, ma «un’esperienza dinamica e interattiva».

Il nome Gucci Garden è stato scelto non soltanto perché l’estetica della Maison include, in maniera fantasiosa, richiami al mondo naturale di piante, fiori e animali, ma anche per il suo significato metaforico. «Il giardino è reale – spiega Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci dal 16 gennaio 2015 – ma appartiene soprattutto alla sfera dell’immaginario, popolato com’è di piante e animali; come il serpente, che si insinua dappertutto e che, in un certo senso, simbolizza un perpetuo inizio e un perpetuo ritorno».

Nel 2011 il Gucci Museo aprì i battenti in questo storico palazzo fiorentino, che risale al 1337 ed è situato fra la famosa piazza della Signoria e la piazza di San Firenze. Ora Gucci riprende il concetto del museo convenzionale e lo reinventa come «spazio vivente, collaborativo e creativo, nel quale esprimere l’estetica in perenne evoluzione e la filosofia della maison». Invece di limitarsi ad esporre una collezione permanente di pezzi storici, il Gucci Garden racconta la storia della maison grazie all’incontro-scontro fra passato e presente. Abbigliamento, accessori, installazioni video, elaborazioni grafiche, documenti e manufatti sono in mostra sui due piani della Gucci Garden Galleria, organizzati per aree tematiche.

Oggetti contemporanei sono giustapposti in maniera dialettica ad articoli vintage; amici della maison, quali gli artisti Jayde Fish, Trevor Andrew (noto anche con lo pseudonimo GucciGhost) e Coco Capitán sono stati chiamati a decorare le pareti, e i loro lavori figurano fianco a fianco con le carte da parati Gucci in tessuto stampato ed un gigantesco ritratto ad olio del XIX secolo, «Fantino con bambina» di Domenico Induno. Alessandro Michele ha chiesto a Maria Luisa Frisa, critico e fashion curator, direttore del Corso di laurea in Design della moda e Arti multimediali all’Università Iuav di Venezia, di lavorare insieme a lui all’organizzazione della nuova Gucci Garden Galleria, che occupa il primo e secondo piano del palazzo. Spiega la curatrice Maria Luisa Frisa che «la mancanza di un ordine cronologico è intenzionale, che oggetti e contenuti video sono esposti in un connubio immaginativo in tutti gli allestimenti. Abbiamo deciso di fare dello spazio un laboratorio dove tutti gli elementi sono a disposizione per una sperimentazione creativa. Nelle sale intitolate De Rerum Natura, ad esempio, possiamo vedere la passione di Gucci per la flora e la fauna espressa attraverso capi d’abbigliamento vintage e contemporanei, statuette di animali in argento prodotte dalla Maison negli anni ’50, e materiale grafico originale di Vittorio Accornero, al quale era stato affidato il compito di creare lo stampato Gucci Flora nel 1966».

Tutti i designer Gucci, spiega Frisa, sono qui rappresentati, non soltanto Alessandro Michele: «Per Gucci il passato è parte integrale del presente, il che si accorda perfettamente con l’idea del brand di Alessandro, addirittura con il suo atteggiamento nei confronti di Firenze, la patria di Gucci, che lui percepisce come una città dove la storia è tuttora viva e dinamica».

Nello spirito di collaborazione creativa incarnato dal Gucci Garden, lo chef Massimo Bottura è stato invitato ad aprire un piccolo ristorante al piano terreno, la Gucci Osteria.

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