Fiorentina demolita dalla tripletta di Quagliarella: 3-1 per la Samp. Addio Europa. Pagelle
GENOVA – Che disastro, povera Fiorentina! E’ incappata, è vero, nella miglior partita in assoluto di Fabio Quagliarella, 35 anni, autore della tripletta che lo fa salire a 15 gol in campionato e porta il suobottino in serie A alla bella quota di 124. Ma è altrettanto vero che Quaglia ha avuto, in tutte e tre le occasioni, spazi sufficienti per muoversi e piazzare le sue conclusioni micidiali alle spalle di Sportiello. E’ l’attaccante, ex dei tempi lontani della Florentia Viola, che ha fatto la differenza. Ma anche la difesa, senza Astori, ci ha messo del suo. Pezzella, che aveva rimediato una brutta botta alla testa prima del gol d’avvio di Quaglia, non ha giocato da par suo. E Vitor Hugo, nonostante la buona volontà, non ha saputo fare da cerniera. Aggiungete che il centrocampo, senza il piglio combattivo di Veretout, ha sofferto l’azione devastante di Torreira e Ramirez e vispiegherete perchè la Fiorentina ha collezionato, a Marassi, una delle peggiori sconfitte della stagione. Una stagione che, salvo clamorosi e pre ora non prevedibili ritorni di fiamma, sembra avviata ad essere catalogate fra le più mediocri dell’era Della Valle. E probabilmente fra le più grigie in assoluto. Colpa di Pioli? Colpa di tutti. Anche di un organico decisamente insufficiente. Se manca un giocatore chiave – in questo caso Veretout – non si sa come sostituirlo. La trovata di mettere Eysseric a fare il mediano non è stata felice. Pobailmente sarebbe finita allo stesso modo anche se avesse giocato dall’inizio Sanchez, autore del gol della bandiera, nel finale. Ripeto: Torreira e Ramirez hanno fatto quello che hannovoluto. E Quagliarella, là davanti, è stato il devastante artefice della vittoria che lancia i blucerchiati nella corsa verso l’Europa e spenge, forse definitivamente, le speranze della Fiorentina. Che ha visto naufragare anche l’esperimento, più vole sollecitato, di far giocare insieme, dall’inizio, Simeone e Babacar. Nessuno dei due ha avuto il piede felice. E nemmeno Chiesa ha saputo sfruttare la sua classe per emergere dalla giornataccia generale. Saponara, entrato al posto di Benassi, ha avuto il merito di fare l’assist per ilgol di Sanchez. Ma ormai era tardi. Buoni un paio di spunti di Gil Dias, subentrato a Babacar. Poi il vuoto. E la triste consapevolezza di avere una Fiorentina troppo fragili, e con i giocatori contati, per poter aspirare a un’Europa che, oggi, sembra davvero lontana.
SPORTIELLO – Sono più di milleduecento i tifosi viola arrivati da Firenzre. C’è il sole. Pioli schiera Vitor Hugo al posto di Astori, squalificato. Poi, a sorpresa, inserisce Eysseric al posto di Veretout, anche lui squalificato. Sanchez non dava evidentemente grande affidamento in quel ruolo. E davanti, mancando Thereau, la novità assoluta, almeno in avvio: Simeone e Babacar insieme. La Fiorentina ha subito un’occasione (3′) con Simeone, favorito da un rimpallo. Tiro e parata di Viviano. Ma la conclusione poteva essere assolutamente migliore. Poi Simeone (9′) segna di testa, ma l’arbitro annulla per un presunto fallo di Vitor Hugo su Viviano. Ancora viola all’attacco con la palla migliore (13): cross di Chiesa da destra, Ferrari buca il pallone e Simeone, da due passi, la mette fuori. Ahi, ahi. Anche alla Sampdoria capita una occasione straordinaria al 17′: si può parlare di doppio miracolo di Sportiello. Che prima para su Quagliarella, poi la palla arriva a Kownacki che tira a botta siura a pochi passi dalla porta. Sportiello, alla disperata riesce a respingere ancora.. Paratona, non c’è dubbio.
QUAGLIARELLA – Brivido al 22′: Laurini tocca Kownacki che finisce addosso a Pezzella. Il difensore viola resta a terra. I giocatori dellaSamp guardano l’arbitro per capire se è rigore su Kownacki o se deve decidere ilVar. In realtà niente di tutto questo. Solo cure per Pezzella, che deve star fuori qualche minuto: punti di sutura al sopracciglio. Poco dopo altra parata di Sportiello su Kownacki. Fiorentina che subisce. Ramirez e Torreira fanno la differenza. E al 30′ Quagliarella trova il gol. Pezzella, forse ancora un po’ intontito, non riesce a respingere il pallone e l’attaccante, ricorrendo a tutto il suo mestiere, controlla e spedisce all’angolo alla destra di Sportiello. Complimenti a Quaglia, ma la difesa viola non può commettere ingenuità di questo tipo. Viola nervosi. Eysseric colpisce Ramirez dopo aver sub’to un fallo. I blucerchiati chiedono il rosso diretto. L’arbitro opta per il giallo. Non basta. Ramirez ruba palla a Benassi e scatta verso l’area viola. Pezzella lo stende. Ammonizione anche per lui. La Samp tiene il pallino del gioco e manovra agevolmente. La Fiorentina è in chiara difficoltà. La dimostrazione? Benassi butta giù Ramirez e rischia il giallo, che onestamente ci poteva stare. Per fortuna finisce il primo tempo, con i viola in affanno. Troppo in affanno.
QUAGLIA DUE – In avvio di ripresa, La Fiorentina prova a spingere. Benassi (1′) tira ma il pallone viene deviato in angolo. Ancora Benassi (5′), stavolta in posizione ancora migliore, ma il pallone va di nuovo fuori di un paio di metri. Ramirez e Torreira ricominciano la loro azione pressante e continua a netà campo. I viola soffrono. I pochi palloni che riescono a portare in avanti non sono ben sfruttati da Simeone e Babacar. Sostituzione Samp: fuori Kownacki e in campo Zapata, reduce da matrimonio e festeggiamenti in Colombia. Ma la musica non cambia: la Samp imperversa e addirittura raddoppia. E’ il 15′: Linetty sbaglia eppoi recupera il pallone, lancia Quagliarella che arriva inesorabile sul pallone e lo scaraventa nella porta viola. Due a zero. Pesantissimo.
QUAGLIA TRE – Pioli cerca di reagire: con doppia mossa. Toglie Babacar, piuttosto ondivago, e manda in campo Gil Dias. Poi leva Benassi e fa giocare Saponara. Ma non c’è nulla da fare. La Samp segna ancora. Con tripletta di Quagliarella. E’ il 23′: assist di suola di Ramirez per Quagliarella che fa partire un gran tiro e la mette dentro per la terza volta. E, con la tripletta, quindicesimo gol di Quaglia in questo campionato, ben 123 nella sua carriera in serie A. Chapeau! Anche se mi chiedo perchè Pezzella e Vitor Hugo gli abbiano lasciato sempre spazio a sufficienza. Con Astori sarebbe stato diverso? Bella domanda, che naturalmente non ha risposta. Al 29′ Quaglia esce, con standing ovation. Entra Caprari. Mentre la Fiorentina fa la terza sostituzione: Sanchez per Eysseric.
SANCHEZ – E proprio Sanchez, appena entrato, accorcia le distanze (35′). Sugli sviluppi di un angolo, tocca di testa Saponara sul primo palo, Sanchez ci arriva e la mette dentro. Però il divario è grande. Tuttavia, Giampaolo non vuole correre rischi e si copre: richiama in oanchina Ramirez e manda in mischia Barreto. I viola comunque ci provano: al 39′ volata di Gil Dias che serve Chiesa, il quale sciupa malamente andando sul fondo con il pallone. Poteva essere riaperto un piccolo spiraglio. Peccato, peccato. Nemmeno Chiesa sfugge alla giornataccia. Al 43′ Zapata va via a Vitor Hugo che lo ferma facendo fallo. Rigore? Zapata protesta, ma l’arbitro fa segno di no. Quindi gli ultimi spiccioli di una partita che segna la prima sconfitta della Fiorentina dopo otto risultati utili consecutivi. E forse cancella ogni residuo sogno d’Europa dei viola.
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Pierluigi
Penosi, alla terza rete, per evitare un attacco acuto di varicocele, ho spento la tv.