Statali: firmato il contratto, in arrivo gli arretrati (da 370 a 712 euro) il 27 o 28 febbraio
ROMA – Dopo quasi 10 anni di attesa è stato firmato all’Aran il nuovo contratto per gli oltre 250.000 statali per il triennio 2016-2018. A sottoscrivere l’intesa raggiunta il 23 dicembre scorso sono stati il presidente dell’Aran Sergio Gasparrini e i sindacati Confederali e di categoria Cgil, Cisl, Uil, Confsal e Cisal. A non firmare i sindacati Usb e Flp. Il rinnovo contrattuale prevede, per la parte economica, dopo circa 9 anni di blocco, aumenti salariali di 85 euro medi lordi e il pagamento degli arretrati maturati. Soddisfazione è stata espressa dal presidente Gasparrini a margine della firma. ”Il contratto è un mix tra istituti che – ha spiegato – guardano a migliorare la qualità dei servizi e al contempo pongono attenzione particolare al riconoscimento delle professionalità dei dipendenti pubblici. Inoltre, tende alle tutele dei lavoratori che si trovano in situazioni di gravi malattie. È il primo contratto -ha continuato Gasparrini – che sottoscriviamo
definitivamente per la stagione 2016-2018. Abbiamo firmato anche nei giorni il ccnl della Scuola, università e ricerca e l’auspicio è di
portare al termine contratti altrettanto importanti, quello per il comparto delle autonomie locali e della Sanità, per il quale mancano
ancora alcuni tasselli”.
Il lavoro istruttorio è a buon punto – ha precisato- e se si dovessero sciogliere anche le ultime riserve, ovvero l’atto di indirizzo, l’Aran e in condizioni di dedicarsi a tempo pieno per portare a termine queste delicate contrattazioni.
Anche i sindacati, da parte loro, hanno commentato positivamente la firma. ”Con la firma di oggi , Il primo dei contratti nazionali per i
pubblici diversi dipendenti delle funzioni centrali entra in vigore. Dopo nove anni-ha sottolineato il segretario generale della funzione
pubblica Cgil Serena Sorrentino – arrivano più tutele, soprattutto su permessi, congedi, malattia e pari opportunità e si introducono
Adeguamenti salariali che consolidano le retribuzioni tabellari alle Rsu di incidere sulle condizioni di lavoro”.
Dal punto di vista economico lo scatto di 85 euro medi al mese scatta da marzo, mentre l’una tantum degli arretrati (dai 370 ai 712 euro)
arriverebbe già alla fine di questo mese. La firma definitiva del contratto consente infatti di caricare l’una tantum gli arretrati, dai 370 ai 712 euro, per la fine del mese di febbraio. La tranche arriverà con un cedolino ad hoc, separata dallo stipendio. Da quanto si apprende, la data per vedersi caricata la somma dovrebbe essere quella del 28 di febbraio (ma non è escluso si faccia anche in tempo per il 27).