Skip to main content

Firenze: vivo successo al Teatro di Rifredi per «La scortecata» di Emma Dante

Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola nei panni delle due vecchie protagoniste

FIRENZE – Dopo il gran successo a Spoleto, è partita la prima fase del tour dello spettacolo di Emma Dante «La scortecata», in scena al Teatro di Rifredi ancora venerdì 23 e sabato 24 marzo. Lunghi e reiterati applausi hanno accolto stasera la prima di questa non banale rilettura di una novella da «Lo cunto de li cunti» di Giovambattista Basile, la decima della prima giornata («La vecchia scortecata»).

Nella novella un re che s’innamora della voce di una vecchia, la quale vive in una catapecchia insieme alla sorella più vecchia di lei. Il re, gabbato dal dito levigato ad arte che la vecchia gli mostra dal buco della serratura, la invita a dormire con lui. Dopo l’amplesso, accortosi dell’inganno, la butta dalla finestra, ma la vecchia resta appesa a un albero. Da lì passano le fate che, grate per le risate che si sono fatte, dopo una nottata di crucci, a vederla penzoloni, la trasformano in una bellissima giovane e il re la sposa davvero; la sorella maggiore la tormenta per sapere come abbia fatto e lei, esasperata, risponde che s’è fatta scorticare. La vecchia ancora vecchia cercherà di imitarla e morirà.

Ma non è così che va nella rilettura della regista siciliana: lì l’accento va a cadere sulle dinamiche dell’amore-odio fra le due decrepite sorelle che convivono nella catapecchia, sulle loro frustrazioni e col progredire dello spettacolo si capisce che la storia del re e della fata è una loro messinscena quasi rituale, per ingannare il tempo, la solitudine e la vecchiaia. Lì è proprio la vecchia meno vecchia che, smessi i panni della giovane sposa del re nella loro triste messinscena, chiede alla sorella maggiore di scorticarla per levarle di dosso la vecchia scorza («mi sono stufata d’esser vecchia», dice, con una battuta rubata a Natalia Aspesi, spettatrice della prima a Spoleto).

Spettacolo immediato e coinvolgente, anche per la bravura di Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola, versatili interpreti en travesti, come nella tradizione della Commedia dell’Arte esplicitamente evocata .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741