Fondi Ue: nuovi criteri improntati a semplificazione, flessibilità, ruolo delle autorità regionali
BRUXELLES – Semplificazione, flessibilità e riconoscimento del ruolo importante delle autorità nazionali e regionali nell’uso dei fondi strutturali europei, dalla loro programmazione al loro controllo. Sono i punti principali delle conclusioni sul futuro della politica di coesione dopo il 2020
adottate dai ministri europei responsabili del dossier, riuniti oggi in Lussemburgo.
Il Consiglio dei 28 ha messo l’accento anche sulla necessità di garantire una transizione dolce fra i periodi di programmazione ed ha invitato gli Stati membri ad accelerare ulteriormente nell’utilizzo dei fondi strutturali Ue, in modo da dimostrarne l’utilità nonchè la necessità nell’ottica della
definizione delle priorità per il futuro dell’Unione europea. I ministri hanno anche chiesto alla Commissione Ue una maggiore semplificazione delle regole esistenti, che deve avvenire sia a livello Ue che nazionale, ma anche più flessibilità nella programmazione e riprogrammazione che
permetta agli Stati membri e alle regioni di accontentare i loro bisogni specifici e reagire velocemente agli imprevisti.