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Concorso assistenti giudiziari: fioccano i ricorsi al Tar del lazio, contro le procedure ministeriali giudicate scorrette

Tar

ROMA – Il Tar del Lazio inizierà fra poco più di un mese a esaminare il ricorso di circa 350 persone che hanno partecipato all’ultimo concorso per assistenti giudiziari. Bandito a novembre 2016 dal ministero della Giustizia, inizialmente prevedeva 800 posti, poi estesi a 1400 ad aprile 2017. Dopo le prove scritte e orali, a novembre viene approvata la graduatoria definitiva con i vincitori e oltre 4 mila idonei. Al 21 dicembre 2017 i primi 800 scelgono la sede di lavoro. Come spesso accade, quelle del Centro e del Sud sono le più ambite e si esauriscono subito. Gli ultimi tra i vincitori e i primi 600 idonei devono accontentarsi di quelle avanzate, principalmente a Nord. Tra gennaio e febbraio entrano in servizio.

Dopo poche settimane arriva un annuncio che spiazza molti. Il ministero comunica lo scorrimento della graduatoria: saranno assunte altre mille persone, che potranno scegliere altrettante sedi ex novo, molte al Centro-Sud. In sostanza chi ha ottenuto un punteggio inferiore ha potuto scegliere tra più città rispetto ai colleghi che si erano piazzati meglio in graduatoria.

La scelta delle sedi, ragiona chi ha fatto il ricorso, andava fatta mettendo a disposizione dei vincitori l’elenco nella sua totalità (2400) e non solo le prime 1400. Il ministero ha sempre sostenuto l’urgenza di far entrare in servizio la prima tranche di assistenti. Il 20 giugno ci sarà la prima udienza al Tar del Lazio.

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