Banche, in Toscana è più difficile ottenere il credito
PRATO – Un’indagine degli industriali Prato e Pistoia ha messo in evidenza le difficoltà che in Toscana incontrano le imprese che cercano linee di credito con le banche. «Togliere i filtri, ossia le strutture intermedie, come Fidi Toscana e Confidi, che generano tempi più lunghi e costi aggiuntivi alle imprese che chiedono credito». Lo ha detto Andrea Tempestini, vicepresidente dell’Unione Industriali di Prato, intervenendo a Pistoia alla presentazione del rapporto sul credito a Pistoia e Prato.
«A suggerircelo sono le stesse banche –ha aggiunto Tempestini- in modo che l’imprenditore possa avere tempi più certi e costi ridotti. Questi filtri in Italia esistono solo in Toscana e in Lazio».
«Dalla nostra indagine -ha detto la presidente di Assindustria Pistoia, Federica Landucci– emerge una situazione di tensione con il sistema bancario, poiché la quota di imprese che dichiara di non essere riuscita a ottenere il credito richiesto è molto più alta rispetto alla media nazionale, e principalmente per il rifiuto da parte della banca». Emerge una forte diminuzione dei finanziamenti accordati e degli utilizzi. Fra l’inizio del 2009 e la prima parte del 2013 a Pistoia i finanziamenti accordati alle attività produttive sono diminuiti del 10% rispetto ad una riduzione dell’utilizzato del 4%. A Prato, rispetto a una flessione dell’accordato del 15%, l’utilizzato e diminuito del 9%.