Borse in rialzo (+0.87% in preapertura): spinte dallo stop di Mattarella, a conferma della loro preponderante influenza

ROMA – Non ha tutti i torti Luigi Di Maio quando afferma che in Italia andare a votare è inutile perché poi c’è qualcuno che vanifica il responso delle urne per seguire i diktat dei mercati. Subito dopo lo stop di Mattarella al governo giallo-verde Piazza Affari respira l’aria dello scampato pericolo. In pre-apertura il FtseMib sale dello 0,87%, a dimostrazione del sentimento positivo dei mercati e della grande finanza per la decisione di Sergio Mattarella di fermare il Governo del cambiamento, per gli accenti anti-euro, e convocare Carlo Cottarelli per un Governo del presidente. Apertura in netto calo per lo spread tra Btp e Bund, a quota 190,3 punti base contro i 204 della chiusura di venerdì. La Germania ha già influenzato il rapporto, visto che si è ubbidito ai suoi ordini. Il rendimento del titolo decennale italiano scende al 2,34%. L’euro apre in rialzo dopo aver chiuso ai minimi da novembre venerdì scorso, per le incertezze sulla situazione politica italiana. E gli italiani riflettono sull’inutilità del loro voto e su una democrazia a sovranità limitata.