A Firenze scongiurato lo sgombero di 74 famiglie
FIRENZE – Si è risolta positivamente la vicenda delle 74 famiglie, che abitano nei locali della casa albergo di Poste italiane di via Chiusi a Firenze, a cui era pervenuta una lettera del gestore Gest.a s.r.l. che il 2 agosto avrebbe chiuso lo stabile. Tutto si è risolto grazie alla mobilitazione del Sunia e del presidente del quartiere 4, Giuseppe D’Eugenio.
Le famiglie, molte delle quali vivono nella struttura da oltre dieci anni, si sono organizzate in comitato sotto la guida del Sunia per scongiurare il peggio ovvero lo sgombero immediato. Infatti il gestore della struttura Gest.A, con sede a Treviso, a causa di un contenzioso con la proprietà, Europa Gestioni spa, società del gruppo Poste Italiane, ha abbandonato la struttura incluse le famiglie ivi abitanti e il personale addetto ai servizi di portierato che da oggi è stato collocato in ferie forzate e successivamente in cassa integrazione.
Dopo una serie di contatti diretti da parte del Sunia con la direzione nazionale di Poste Italiane e della Gest.A il sindacato inquilini ha inviato una lettera di diffida oltreché ai diretti interessati, anche al Prefetto, al vicesindaco assessore alla casa Stefania Saccardi e al quartiere 4, per garantire il diritto di abitazione e i servizi essenziali come luce e acqua alle 74 famiglie, alcune delle quali con minori. Poste Italiane si è presa carico della struttura assicurando la prosecuzione dei servizi essenziali e la custodia dello stabile. Per scongiurare ogni rischio, come quello di due giorni fa, quando il gestore GESt.A aveva improvvisamente staccato l’acqua a tutte le famiglie, era stato costituito un presidio fisso di inquilini.
«Una volta superata la fase emergenziale –spiega Simone Porzio del Sunia– ho già proposto l’avvio di un percorso condiviso tra Poste Italiane, Sunia, Comune di Firenze per affrontare e risolvere le numerose criticità emerse sia in queste settimane, sia nel corso degli anni, in modo da assicurare alle famiglie, gran parte delle quali con basso reddito, una serena prosecuzione del rapporto di locazione e una corretta gestione e destinazione della struttura».