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Scuola: Ministero istruzione condannato a risarcire 3 insegnanti precari. Dovrà pagare 100.000 euro

Valeria Fedeli, già ministra dell’istruzione

BOLOGNA – Ancora ricorsi vinti da insegnanti precari, assistiti dal sindacato Anief, contro il ministero dell’istruzione.

Il Tribunale del Lavoro di Bologna ha accolto senza riserve le tesi dall’Anief (Associazione sindacale professionale), condannando il Miur a risarcire tre insegnanti precari per una cifra complessiva che supera di poco i 100mila euro. La sentenza condanna il Ministero dell’Istruzione per «l’illegittima reiterazione di contratti a termine stipulati
oltre i 36 mesi di servizio – ha spiegato Anief – su posti vacanti e disponibili e per la mancata assegnazione delle
progressioni stipendiali», come indicato di recente anche dalla Corte di Cassazione.
«L’azione vincente dell’Anief ha segnato un importante successo nella tutela dei diritti dei lavoratori precari della
scuola – ha commentato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – ma non si può più attendere oltre: tutte le discriminazioni poste in essere nella contrattazione collettiva a discapito dei precari devono essere superate. La direttiva comunitaria 1999/70/Ce non può essere ancora ignorata dopo quasi 20 anni – ha concluso Pacifico – e noi ci batteremo ai tavoli della trattativa perché finalmente il personale precario abbia il pieno riconoscimento di tutti i diritti».

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