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Milano: il tribunale ricorre alla Corte di Giustizia europea e blocca le espulsioni dei migranti

MILANO – Secondo quanto riporta Libero quotidiano i giudici di Milano bloccano tutte le espulsioni, con la motivazione che la nuova normativa Minniti-Orlando sarebbe contraria ai principi dell’Unione europea, alla quale hanno chiesto lumi.

E’ noto che la maggior parte (oltre il 70%) delle domande di asilo viene respinta, se l’immigrato non dimostra di essere in pericolo o in fuga da una guerra i commissari rigettano la domanda di asilo. Oltre il 60 per cento dei richiedenti con l’avvocato d’ufficio – cioè pagato dallo Stato – fanno ricorso in Tribunale. Se anche in primo grado il loro ricorso viene rigettato, dopo la Minniti-Orlando, al migrante non resta che ricorrere in Cassazione. Nel frattempo il clandestino non ha diritto a restare in Italia, quindi il Viminale può espellerlo in qualunque momento.

I giudici milanesi della sezione immigrazione però si sono convinti che la norma italiana non rispetta alcuni principi che rappresentano le pietre angolari del diritto dell’Unione Europea. Il Tribunale di Milano ha quindi fatto ricorso alla Corte di Giustizia europea per sapere se la norma Orlando-Minniti – che toglie ai migranti la cui domanda di asilo è stata rigettata la possibilità di ricorrere in Appello – contrasta oppure no con il diritto Ue. E in attesa di una risposta i giudici consentono anche a coloro la cui domanda è stata rigettata di rimanere in Italia.

La magistratura non rinuncia quindi a dettar legge.

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