Migranti: Salvini sposta 42 milioni dal capitolo dell’accoglienza a quello dei rimpatri volontari
ROMA – Il Viminale ha spostato 42 milioni dall’accoglienza dei migranti ai rimpatri volontari. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sottolineando che lo spostamento è stato possibile dopo uno screening di tutti i progetti di «integrazione ed accoglienza» in corso, finanziati sia dall’Italia sia dalla Ue. «Quello che fino a poco fa era un business che faceva arricchire pochi sulle spalle di molti, diventa un investimento in sicurezza e in rimpatri – ha aggiunto – La voce è sempre quella, immigrazione, ma c’è modo e modo di usare i fondi che stanno sotto quella voce».
Per il ministro dell’Interno, «l’asse tra Libia e Italia deve tornare ad essere strategico, fondamentale e irrinunciabile» per entrambi i Paesi. «Il futuro della Libia – ha però sottolineato – spetta ai libici, e quindi non ci permettiamo di indire noi le elezioni». Salvini ha ricordato che l’argomento Libia verrà inserito come primo punto nell’agenda del Consiglio dei ministri dell’Interno Ue in programma a Innsbruck la prossima settimana. E ha riferito che a breve partirà un’altra missione in Libia ed entro la fine dell’estate «copriremo tutti i Paesi africani».
Il ministro dell’Interno ha infine sottolineato che così come c’è un problema in Libia, «c’è un problema anche in Tunisia, dove ci sono un milione di libici. La situazione è pericolosa e spero che l’Unione europea dia segnali di vita». Obiettivo dell’Italia è «proteggere le frontiere esterne, così da avere un’immigrazione controllata, equilibrata e alla Libia viene chiesto di «tornare ad essere Stato sovrano e che controlli le frontiere e contrasti con ogni mezzo in trafficanti di esseri umani. In Libia ci sono sacche fuori controllo che usano i migranti come arma di ricatto».
