Viareggio: familiari delle vittime della strage plaudono alle scelte di Toninelli
VIAREGGIO (LUCCA) – Bene le scelte di discontinuità attuate dal ministro dei Trasporti Danilo
Toninelli. A dirlo, in una lettera indirizzata allo stesso ministro, è Marco Piagentini presidente dell’associazione Il Mondo che vorrei, che raggruppa i familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009 di Viareggio nel presentare il tradizione appuntamento nella pineta di Levante I giorni della memoria e della solidarietà in programma dal 3 al 7 agosto.
«Le scriviamo apprezzando la decisione di voler dare un forte segnale di discontinuità con la precedente gestione delle Ferrovie Italiane – dice Piagentini che invita il ministero ad essere presente ai prossimi processi -. Gestione che, dal 2006 ad oggi, ha portato tagli pesantissimi sulla sicurezza, sia nel trasporto merci pericolose, che nel trasporto passeggeri».
Per il presidente dell’Associazione «le gestioni sciagurate di questi presunti manager di stato hanno continuamente ridotto i controlli sui materiali rotabili, sulle stesse infrastrutture e portato una continua riduzione del personale dedito al controllo e al presidio delle stazioni ferroviarie». Parole che Piagentini, ricorda, non sono sue ma si leggono nelle motivazioni della sentenza sulla strage di Viareggio, «o approfondire i report annuali dell’Ansf, ma forse più semplicemente basta guardare quante persone sono state volontariamente uccise dal 29 giugno 2009 ad oggi per rendersene
conto», aggiunge ricordando vari incidenti ferroviari: «chi aveva le capacità tecniche, gli strumenti e i mezzi economici, tuttavia non ha fatto nulla per evitare la morte di 32 persone, così come, probabilmente, ma questo saranno i tribunali a confermarlo, ad Andria e Corato a Pioltello o a Torino», conclude.