Pisa: 4 arresti. L’accusa: sfruttamento di trans. Unioni civili per soggiorno
PISA – L’accusa è di sfruttamento di alcuni viados brasiliani. I carabinieri di Pisa stamani, 14 agosto, hanno arrestato per associazione a delinquere e sfruttamento della prostituzione quattro persone ed all’esecuzione di altre misure per altri indagati (obbligo di dimora). Le misure cautelari sono state eseguite a Pisa, Viareggio (Lucca), Massarosa (Lucca) e Livorno, al termine di un’indagine durata circa due anni che ha fatto emergere un notevole circuito basato sullo sfruttamento di circa 30 transessuali brasiliani, costretti a prostituirsi in strada a Pisa e a Migliarino. Gli accusati erano altri transessuali brasiliani che insieme ad alcuni italiani hanno fruito di un flusso di denaro di alcune centinaia di migliaia di euro all’anno. Nell’attività erano organizzati viaggi, predisposte case per ospitare la prostituzione e sfruttare i viados.
Nell’inchiesta sullo sfruttamento gli investigatori dei carabinieri hanno accertato che due dei quattro autisti italiani, ritenuti complici dei capi dell”organizzazione nella gestione logistica del giro, si erano congiunti con formale unione civile con due transessuali tra i capi dell’organizzazione e adesso in carcere. Ciò, viene spiegato,
per dare loro la possibilità di restare legalmente in Italia alla scadenza del permesso di soggiorno. I due che hanno deciso di unirsi coi viados, sono un napoletano, che ha sposato nel 2007 un transessuale già divenuto donna con operazione chirurgica di cambio di sesso, e un livornese unitosi civilmente – trattandosi di persone dello stesso sesso maschile -, con un viado. In entrambi i casi le cerimonie nuziali si sono svolte presso il Comune di Pisa. Nel secondo caso la gang dei trans avrebbe pagato soldi al livornese.