Genova: immagini e foto scattate da fiorentini, per fortuna incolumi, che si trovavano sul ponte maledetto
Una scena apocalittica, l’asfalto che scivola nel baratro, la pioggia battente, il boato per il crollo della campata del ponte Morandi. Una scena impossibile da dimenticare per i molti scampati alla tragedia. Li hanno accompagnati all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, popoloso quartiere del ponente genovese. Ad attenderli un team di psicologi dell”emergenza, che ha prestato la prima assistenza e raccolto le drammatiche testimonianze.
Complessivamente però hanno avuto quasi tutti reazioni positive, nessun blocco psicomotorio ma solo crisi emotive, dcono all’ospedale. Il peggio però deve ancora venire. «I disturbi port-traumatici – spiegano – si manifestano dopo settimane, anche dopo mesi. A volte le situazioni rientrano da sole, le persone possono mostrare resilienza. Altre volte è necessario un sostegno per poter superare il trauma».
In coda sul ponte c’erano anche auto di fiorentini che hanno assistito alla tragedia, sono per fortuna incolumi, scampati alla tragedia e ci hanno inviato foto scattate sul posto e soprattutto un video (vedi sopra) nel quale si testimonia la grande professionalità, coraggio e umanità di un poliziotto che avvertiva e tranquillizzava la gente in coda sul ponte del pericolo. Da ex prefetto, che conosce perfettamente il sacrificio e la professionalità delle nostre forze di sicurezza, voglio ringraziare lo sconosciuto agente e con lui tutti i suoi colleghi, i vigili del fuoco, carabinieri, forze dell’ordine, vigili urbani, volontari della protezione civile, esponenti del 118 che si sono prodigati e si stanno prodigando nei soccorsi. In queste occasioni gli italiani sono veramente grandi, e per ora anche i politici sono uniti nel dolore. Il premier Conte si è recato sul posto per dimostrare la solidarietà dell’esecutivo e per rendersi personalmente conto della situazione. Meglio lui dei politici di professione, che arriveranno domani, o che, pur rappresentando tutti noi, hanno inviato solidarietà tardive.