
Pioli: «Mirallas arrabbiato, ma quel che conta è il risultato». Semplici: «Troppi errori»

FIRENZE – Stefano Pioli entra in sala stampa e rivela un siparietto con Mirallas: «Kevin si è arrabbiato con me perchè non l’ho fatto giocare dall’inizio. E’ vero che si era sparsa la voce di un suo impiego dal primo minuto, molti giornali l’avevano scritto. Ma io devo decidere per il meglio, devo pensare a che cosa è più utile per la squadra. E allora ho scelto di far giocare ancora, dall’inizio, Federico Chiesa. Ovviamente mi ero sincerato delle sue condizioni, fisiche e psicologiche. Mi pare che il risultato sia stato il migliore possibile. Chiesa ha fatto il suo gol e il suo show. Il fratellino? Aspettiamo, ha solo 14 anni. Tornando a Kevin, è entrato dopo, ma gli ho detto che non se la deve prendere. In questa Fiorentina c’è posto per tutti. Tanto per dire, martedì a San Siro ci aspetta l’Inter…». Ancora Pioli: La squadra ha funzionato, diciamo che ci sono riuscite le cose preparate in allenamento. Ho anche apprezzato tanto il calore dello stadio: era dai tempi in cui giocavo io che non vedevo, a Firenze, un entusiasmo simile. Ora dobbiamo continuare. Siamo secondi in classifica? La classifica io la guardo due volte l’anno: alla fine del girone d’andata e alla fine del campionato. Ora non voglio insistere oltre, bisogna pensare a questa trasferta di Milano troppo ravvicinata. Ripeto: si gioca troppo e con partite ravvicinate. Intanto godiamoci questa serata».
SEMPLICI – L’allenatore della Spal, Leonardo Semplici, avrebbe preferito perdere in maniera diversa. Ammette di aver fatto degli errori, ma riconosce alla Fiorentina un passo superiore: «Loro sono stati bravi fin dall’inizio a inserirsi fra le nostre linee, a prenderci d’infilata e a metterci sotto». I giornalisti emiliani chiedono se non ci sia stata troppo supponenza dopo la partita con l’Atalanta. Lui replica: «No, anzi. Avrei addirittura. voluto maggiore spavalderia, almeno all’inizio, invece ci siamo preoccupati troppo del gioco della Fiorentina e siamo stati schiacciati indietro. I primi due gol sono venuti su erroracci nostri, che non abbiamo mai fatti e non dovremo rifare. Poi è stata dura. I problemi sono stati molti. Avrei voluto sostituire Petagna prima, visto che zoppicava, ma avevo già avuto difficoltà. Tutto qui. Guardiamo avanti. E ricordiamo che la Spal non ha certo gli obiettivi della Fiorentina: dovremo migliorare solo per non retrocedere».
