Genova, crollo ponte: il sindaco Bucci commissario? Sfuma la candidatura di Gemme
GENOVA – Sarebbe sul viale del tramonto la candidatura di Claudio Gemme a commissario per il ponte di Genova. In alcuni settori della maggioranza viene data ormai per superata. A frenarla, si ragiona negli stessi ambienti, ci sarebbero i pareri negativi dei 5 stelle su un ipotetico conflitto di interessi per la figura del manager di Fincantieri. Si starebbe quindi cercando un nuovo profilo, anche tra i ruoli istituzionali. E tra questi figurerebbe anche quello del sindaco di Genova Marco Bucci.
«Non ne so assolutamente nulla». Così il sindaco di Genova Marco Bucci, durante la seduta del consiglio comunale dedicata al decreto urgenze, ha risposto alla capogruppo del Pd Cristina Lodi che gli ha chiesto chiarimenti sulla nomina del commissario alla ricostruzione. «Pare sia sempre più certo che non sia Claudio Andrea Gemme», ha detto la consigliera Dem. «Non ne so nulla perché non è qualcosa che decido io, come non so chi sarà il prossimo Papa», ha tagliato corto il primo cittadino. Secondo Bucci «una percentuale di quanto richiesto da noi è nel decreto, per il resto dobbiamo ancora lavorare per negoziare, se poi non otterremo tutto durante la discussione in parlamento – ha concluso – vedremo cosa fare, l’idea di scendere a Roma in spedizione con le barche resta».
Intanto il dipartimento nazionale di Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri ha stanziato ieri sera i primi 19 milioni di euro sui 33,4 previsti per coprire le spese d’emergenza a seguito del crollo del ponte Morandi. Lo ha riferito il presidente della Regione Liguria e commissario per l’emergenza Giovanni Toti in Consiglio regionale. Intanto Toti ha anche reso noto che Società Autostrade ha accettato di stanziare un milione di euro per coprire le spese di istallazione del sistema di monitoraggio tramite sensori dei due monconi del ponte Morandi. Toti: «Abbiamo chiesto ‘in danno’ ad Autostrade di coprire i costi, la società ha accettato. A breve saranno comunicati i primi dati rilevati dai sensori per stabilire se gli sfollati potranno tornare nelle loro abitazioni per riprendere gli oggetti personali».