Nave Aquarius: pretende una bandiera, vuol tornare a navigare nel Mediterraneo
MARSIGLIA – La nave Aquarius, gestita dalle ong Sos Mediterranee e Medici senza frontiere a cui Panama ha tolto la bandiera, è arrivata a Marsiglia dove tenterà di regolarizzare la sua situazione. Lo rendono noto le stesse organizzazioni. «Chiediamo ai governi europei – affermano le due ong – di permetterci di continuare il nostro lavoro di salvataggio dandoci una bandiera. Siamo determinati a tornare al più presto in acque internazionali nel Mediterraneo centrale».
Intanto il governo maltese ha reso noto che una quota dei 58 migranti fatti sbarcare dall’Aquarius nei giorni scorsi dopo un accordo ad hoc tra cinque Paesi Ue, stanno già lasciando il Paese verso la Spagna, che insieme a Francia, Germania e Portogallo si è offerta di accoglierli.
Intanto, mentre la nave è giunta nel porto di Marsiglia, la petizione Salviamo l’Aquarius e il salvataggio in mare ha superato le 120.000 firme. Sos Méditerrranée invita inoltre i cittadini di tutta Europa ad indossare sabato un indumento di colore arancione, simbolo della nave e del salvataggio in mare. Manifestazioni sono previste in
diverse città di Francia, tra cui Marsiglia e Parigi, ma anche in altre metropoli europee come Berlino, Palermo o Bruxelles. Negli ultimi 4 anni, secondo l’Ong, oltre 15.000 persone sono morte annegate tentando la traversata nel Mediterraneo.
L’Aquarius, ultima nave umanitaria ad operare in quella zona, rivela di averne salvavate 29.523, di cui il 23% minorenni. In un appello pubblicato su Le Monde, diverse personalità, tra cui Daniel Cohn-Bendit – uno dei protagonisti, nel 1968, del maggio francese – si sono appellate nei giorni scorsi allo Stato francese affinché attribuisca all’Aquarius la bandiera bleu-blanc-rouge dopo la decisione di Panama di toglierle la sua. Per ora non son giunti particolari segnali in questo senso da parte del Presidente Emmanuel Macron, che probabilmente non tiene in conto gli appelli della «gauche caviar» e non apprezza l’attività delle Ong citate.
