Cassazione: il Viminale deve liberare subito le case occupate abusivamente. No attendismo
ROMA – Sospiro di sollievo per i proprietari delle case che vengono occupate abusivamente, da perone singoli, da comitati, eccetera. Il pronunciamento della Cassazione non offre via di’uscita: gli immobili occupati abusivamente, appena la Procura ordina lo sgombero, devono essere liberati dalle forze dell’ordine e il Ministero dell’Interno non può compiere scelte attendiste perché altrimenti garantirebbe non l’ordine, ma il disordine pubblico, mentre dove è più intollerabile il sopruso, là più forte deve essere la reazione dello Stato di diritto. Il richiamo, naturalmente, è rivolto al ministero dell’Interno, ma evidentemente non lascia fuori causa i prefetti che coordinano l’attività delle forze dell’ordine nelle province. Lo sottolinea la Cassazione, dando ragione ai proprietari di 50 appartamenti occupati contro l’inerzia del Viminale (prima che Salvini diventasse ministro dell’interno ndr) che per sei anni rimandò lo sgombero.
La Suprema Corte così argomenta: «La politica di welfare per garantire il diritto ad una casa non può compiersi a spese dei privati cittadini, i quali già sostengono un non lieve carico tributario, specie sugli immobili, per alimentare, attraverso la fiscalità generale, la spesa per lo stato sociale». La sentenza 24198 depositata oggi si riferisce all’occupazione abusiva di 50 appartamenti, 32 in un lotto a Firenze in Via del Romito, e 18 in un lotto a Sesto Fiorentino in Via Primo Maggio. Tra il dicembre 1993 e il maggio 1994, i due stabili vennero occupati da attivisti del Movimento per la casa. Nonostante la Procura fiorentina in breve avesse dato l’ordine di sgombero, il Prefetto e il Questore dell’epoca rinviarono per sei anni l’intervento «per evitare disordini e tutelare l’ordine pubblico».