
Manovra: governo non prepara né patrimoniali né prelievi dai conti correnti, come fece Amato nel 1992
ROMA – «Non ci saranno né patrimoniali né prelievi dai conti correnti degli italiani». Così il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha risposto a Radio Radicale a chi gli chiedeva se il governo stesse immaginando interventi drastici in caso di peggioramento dei conti italiani. «Non chiederemo le fedi nuziali per salvare il paese e non abbiamo intenzione di prelevare dai conti correnti – ha aggiunto Salvini – fa tutto parte della fantasia». Il ricordo va a quanto realizzato dal governo Amato nella notte tra il 9 ed il 10 luglio 1992, che operò un prelievo forzoso ed improvviso del 6 per mille su tutti depositi bancari, nel complesso un furto di 11.500 miliardi di lire.
«Faremo l’esatto contrario di quel che ha fatto Monti», ha aggiunto il vicepremier e ministro dell’Interno parlando della legge di bilancio. «Questa è una manovra che investe sul futuro, sulla crescita e sui giovani – ha aggiunto – anche perché le ricette imposte dall’Europa e dai governi Renzi, Gentiloni, Letta e Monti hanno hanno aumentato il debito pubblico e impoverito l’Italia».
«Non ho visto il Presidente della Repubblica assolutamente preoccupato», ha poi sostenuto Salvini rispondendo a una domanda sull’incontro di ieri al Quirinale. «Si leggono sui giornali ricostruzioni fantasiose, fantascientifiche e incredibili mai ascoltate – ha aggiunto – ma è il bello della libertà di stampa e di parola che va sempre tutelata».
