Skip to main content
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2018%2F12%2Fcorruz

Decreto anticorruzione è legge. M5S esulta in piazza Montecitorio

Aula

ROMA – Il Ddl anticorruzione è legge. L’Aula della Camera approva con 304 sì, 106 no e 19 astenuti il testo che è uno dei cavalli di battaglia del M5S. Ampiamente rispettato il timing annunciato dal Guardasigilli Alfonso Bonafede che, dopo la cancellazione al Senato della norma che depotenziava il reato di peculato, aveva assicurato il via libera definitivo entro Natale. Un via libera definitivo che
arriva in tempo per lo Spazzacorrotti Day, con tanto di banchetti e gazebi targati M5s in piazza, fissato per il prossimo 22 dicembre. Per celebrare quello che i pentastellati definiscono un provvedimento epocale, i deputati, subito dopo il voto, escono dalla Camera e festeggiano davanti a
Montecitorio insieme a Luigi Di Maio e al ministro Bonafede.
Oltre alla sospensione della prescrizione dopo il primo grado di giudizio che dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio 2020, altri punti centrali della legge sono il Daspo a vita per corrotti e corruttori e l’allargamento della platea di reati per i quali è prevista anche la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Sono poi previsti casi di non punibilità per chi corrompe, ma poi denuncia i fatti volontariamente o dà indicazioni utili per individuare gli altri
responsabili. C’è il cosiddetto agente sotto copertura, che potrà intervenire anche nella lotta ai reati contro la P.A. e che non è punibile per eventuale attività di infiltrazione.
Quindi scatta l’obbligo di rendere pubbliche le donazioni a partiti e movimenti politici che superano i 500 euro l’anno. L’esame alla Camera del provvedimento, che è poi tornato al Senato per via di un emendamento di riforma del peculato che era stato introdotto a sorpresa in commissione con voto segreto, è andato spedito.

Boschi
Maria Elena Boschi, evidentemente poco interessata all’anticorruzione

Sono state respinte le uniche tre proposte di modifica presentate (due delle quali a scrutinio segreto) e la maggioranza blindata stavolta ha tenuto. A sorvegliare le
votazioni perché non ci fossero sorprese, sono stati, dai banchi del governo, Luigi Di Maio, Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini. Quest”ultimo ha lasciato l’emiciclo poco prima del voto
finale, segnato da un fragoroso applauso dei 5S e da un lungo abbraccio tra Di Maio e Bonafede che ha dedicato questa legge ai nostri giovani e agli italiani che si spaccano la schiena. Al momento del voto FI ha abbandonato l’Aula perché, come ha spiegato Enrico Costa, noi non siamo complici dell’
omicidio del processo penale. La Lega non si è spellata le mani, mentre l’opposizione confida nella Corte Costituzionale perché il testo cambi. «La legge cosiddetta spazzacorrotti approvata oggi andrebbe più correttamente chiamata legge spazzagaranzie», sottolinea Alfredo Bazoli del Pd.
Durante il flash mob improvvisato dai 5 stelle dopo il voto, al quale non si uniscono i leghisti né Matteo Salvini, spuntano cartelli con la scritta ‘Spazzacorrotti-Bye bye corrotti, Attenzione – Cambiamento in corso e uno striscione che recita Spazzacorrotti prima vera legge Anticorruzione dai tempi di mani pulite. «Niente sarà più come prima, finora gli onesti erano stati trattati da fessi, ma adesso cambia tutto», urla Di Maio, che ringrazia la Lega e aggiunge: «Con questa legge
rimettiamo un po” di merito di nuovo al centro delle politiche pubbliche dello Stato». Poi, sentendo un elicottero che sorvola la piazza, ironizza: Sta andando a prendere i primi corrotti grazie alla nostra legge. Una legge che per il ministro della Giustizia è solo l’inizio: ora arriverà la riforma del processo penale, perché questo abbia tempi brevi, certi e ragionevoli.


Padoin0

Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP