Indagine Ipsos: problemi legati all’economia in testa ai timori degli italiani, anche più d’immigrazione e terrorismo
MILANO – Il Corriere della Sera ci informa che una ricerca elaborata da Ipsos per l’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale, indica i problemi legati all’economia come la principale minaccia per il nostro Paese, in crescita rispetto allo scorso anno (quando il dato era al 48%). In calo il pericolo immigrati, anche per la decisa dimunuzione degli sbarchi, e nonostante la campagna della Lega e di Salvini.
Sono comunque le questioni connesse alla tenuta del sistema economico (e il timore di perdere il benessere acquisito) a creare apprensione fra gli italiani, tanto che al terzo posto si è collocato lo scontro tra Italia e Unione Europea, indicato dall’11% degli intervistati. Tema strettamente legato alla discussione della manovra del governo e alla conseguente tenuta dell’economia. Scende invece di molto, come detto, nei pensieri degli italiani l’immigrazione, che pure è al secondo posto: la teme il 16% degli intervistati (l’anno scorso erano il 23%).
Le positive azioni preventive dell’intelligence, della magistratura e delle Forze dell’ordine hanno fatto calare il dato relativo al terrorismo come pericolo per l’Italia (dal 12% al 6%).
«Dal sondaggio emerge una divaricazione tra il dibattito politico di questi mesi, incentrato in larga parte sull’immigrazione, e le minacce percepite dagli italiani: risale invece il timore per la crisi economica, che per altro è sempre stato al primo posto in questi anni», nota il direttore dell’Ispi Paolo Magri.
L’influenza delle ricorrenti catastrofi naturali ha determinato il fatto che per la prima volta i cambiamenti climatici rappresentano per gli italiani la minaccia più rilevante a livello globale, con un incremento considerevole in termini percentuali, dal 13% dell’anno scorso all’attuale 28%.
«Ha sicuramente inciso l’attenzione mediatica sul vertice in Polonia, ma anche — spiega Magri — le diverse emergenze ambientali che hanno colpito l’Italia e il mondo, rendendo concreti e percepibili gli effetti del surriscaldamento globale».
Al secondo posto tra i pericoli perla comunità internazionale gli italiani indicano il terrorismo di matrice islamica che però risulta ormai in calo da tempo (nel 2015 era 38%, oggi al 16%). Cambia la percezione degli equilibri europei: il 38% degli italiani è convinto che la Francia sia il Paese più ostile all’Italia in Europa: l’anno scorso lo pensava solo il 13%. Evidente il riflesso dell’atteggiamento di macron nei confronti del nostro Paese. ma intanto il presidente francese è costretto a subire la rivolta dei gilet gialli.
Permane un atteggiamento ondivago nei confronti della Germania: se il 31% lo giudica il peggior avversario del nostro Paese, c’è un 3o% che la considera l’alleato più importante: «Il dato sulla Germania è in linea con quello degli anni scorsi, perché dipende da come la si guarda: viene ritenuta la più ostile per la politica di austerità imposta, la più vicina per le partnership economiche e la solidarietà sui migranti — chiarisce il direttore dell’Ispi Magri —. La percezione di un antagonismo francese dipende invece dalle polemiche su migranti e politiche industriali e dalle diatribe tra il presidente francese Macron e il governo gialloverde, che hanno lasciato il segno nell’opinione pubblica del nostro Paese». E infine è una donna, Samantha Cristoforetti, il personaggio che secondo gli italiani meglio promuove l’immagine del nostro Paese all’estero. Merito anche degli osanna esagerati tributati dai vari Capi dello Stato.