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Francia: alcuni gilet gialli formano un partito. In Italia ancora no, ma occorre fare attenzione

Prima o poi doveva fatalmente accadere, anche in Italia la politica si occupa dei gilet gialli francesi. «Gilet gialli, non mollate! M5s vi sostiene» Luigi Di Maio con un un post sul Blog delle Stelle assicura il sostegno del Movimento dall’Italia. «Anche noi, condanniamo con forza chi ha causato violenze durante le manifestazioni, ma sappiamo bene che il vostro movimento è pacifico. Possiamo mettere a vostra disposizione alcune funzioni del nostro sistema per la democrazia diretta. Dall’Italia – scrive Di Maio – stiamo seguendo la vostra battaglia dal giorno in cui siete comparsi per la prima volta colorando di giallo le strade di Parigi e di altre città francesi. Sappiamo cosa anima il vostro spirito e perché avete deciso di scendere in piazza per farvi sentire. In Francia, come in Italia, la politica è diventata sorda alle esigenze dei cittadini che sono stati tenuti fuori dalle decisioni più importanti che riguardano il popolo. Il grido che si alza forte dalle piazze francesi è in definitiva uno: ‘fateci partecipare!’. Io – sostiene il capo politico di M5S – ho letto le vostre rivendicazioni, le vostre 8 doleances (lamentele) e mi ha colpito il fatto che il primo punto è proprio la democrazia diretta. E’ una rivendicazione importante perché dà il senso a tutte le altre vostre richieste. Il governo di Macron non si sta rivelando all’altezza delle aspettative e alcune politiche portate avanti sono addirittura dannose non solo per i cittadini francesi, ma anche per l’Europa», sottolinea.

«Penso per esempio alla questione dell’immigrazione – prosegue – che è causa anche della politica estera portata avanti in particolare in Nord Africa e che ha comportato una destabilizzazione di quell’area. Così come altri governi europei, quello francese in questo momento pensa in particolar modo a tutelare gli interessi delle elite, di chi ha vissuto di privilegi, ma non più del popolo. In Italia – sostiene ancora Di Maio – siamo riusciti a invertire questa tendenza e ora c’è un governo che ha più del 60% di consenso popolare perché le misure economiche che abbiamo messo nella legge di Bilancio mirano a migliorare la vita dei più deboli, dare un sostegno economico a chi non ha lavoro e inserirli in un piano per l’occupazione, aumentiamo lepensioni minime a mezzo milione di italiani che vivono in condizioni di povertà e non hanno una casa né risparmi in banca».

Un sostegno più tiepido arriva anche da Salvini, che dovrebbe invece essere il leader più vicino ai gilet gialli, viste le motivazioni della loro protesta: «Sostegno ai cittadini perbene che protestano contro un presidente che governa contro il suo popolo ma assoluta, ferma e totale condanna di ogni episodio di violenza che non serve a nessuno».

Ultima notizie dalla Francia, intanto si è costituito Christophe Dettinger, l’ex campione di Francia dei massimi-leggeri, ripreso in un video mentre sabato pomeriggio – durante la manifestazione dei gilet gialli – si accanisce contro due poliziotti a Parigi, ed è stato posto in stato di fermo. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, con un tweet. Oggi Jacline Mouraud, ex portavoce dei Gilets Gialli, tra i rappresentanti dell’ala moderata del movimento minacciata di morte dalla frangia più radicale, annuncia di lavorare alla creazione del proprio partito politico: è quanto rivela France Info. Obiettivo del partito battezzato ‘Les Emergents’, gli ‘Emergenti’, è una grande riforma fiscale e il ritorno del socialenell’agenda politica (proprio i temi cari a Lega e M5s).

Diverse le posizioni di altri partiti. «Chi delegittima le istituzioni e attenta alla loro sopravvivenza non merita alcun supporto. Tanto meno dal governo italiano». Lo afferma, in una nota, Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei eputati. «Ma il ministro Moavero -che fino a prova contraria guida il ministero degli Esteri- condivide il sostegno espresso dal ministro Di Maio al movimento dei #GiletGialli e al loro violento attacco al governo francese?». Così Andrea Romano, parlamentare del Pd, su twitter.

Emmanuel Macron è crollato nei sondaggi perché non è riuscito a intercettare il malessere della Francia profonda, rivolgendo la sua attenzione solo ai ceti medio alti e agli intellettuali radical chic, oltre che a banche e finanza. Lo stesso errore lo corrono i Dem nostrani e la Chiesa, con la loro difesa a spada tratta dei migranti e delle politiche d’accoglienza indiscriminate. Che non vengono capite né tanto meno apprezzate dalla gente che vive sulla sua pelle quei disagi che né gli intellettualini dem né le gerachie ecclesistiche vivono e conoscono a fondo. Il fenomeno dei gilet gialli si sta espandendo anche in altri Paesi europei, ancora in Italia si è vista solo qualche avvisaglia, ma è bene che si faccia attenzione alla possibile evoluzione del fenomeno. E allora probabilmente non sarà il Pd a guidare ad orologeria le presenze (per la verità ultimamente assottigliate) nelle piazze.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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