Assemblea nazionale Pd, cresce il peso del Nord, calano le regioni rosse del centro, regge la Toscana
Lo sconvolgcimento portato da Renzi nell’ambito del Pd, crollato dal 40% al 17 % (ultimi sondaggi) si ripercuote anche sul peso «geografico» del partito, una volta dominato dalle regioni rosse del centro Italia, Emilia, Toscana, Umbria e Lazio. Nell’Assemblea nazionale del Pd che sarà eletta in concomitanza con quella del segretario, alle primarie del 3 marzo, crescerà il peso di regioni settentrionali un tempo meno di sinistra, come Lombardia o Veneto, rispetto a quelle definite rosse del Centro Italia o a quelle del Sud, come Campania e Sicilia, dove il Pd ha spesso ottenuto buoni risultati.
E’ quanto emerge dalla delibera della Commissione nazionale del congresso del Pd con cui ha assegnato a ciascuna Regione il numero di delegati al Parlamentino Dem. L”assegnazione dei delegati a ciascuna regione è stabilita da un algoritmo costituito dal rapporto tra il numero degli abitanti secondo l”ultimo censimento (2011) e il numero dei voti ottenuti alle ultime elezioni politiche. Se la prima cifra è
rimasta immutata dal Congresso del 2017 e quello di quest’anno, la seconda è decisamente cambiata dopo le politiche del 2018.
La Lombardia guadagna delegati, salendo da 158 a 168, così come il Veneto (da 73 a 75) e il Piemonte (da 70 a 73), mentre calano Emilia (da 89 a 86), Lazio (da 91 a 88), Campania (da 81 a 75) o Sicilia (da 65 a 60). Resta sostanzialmente invariata la Toscana (da 76 a 78). Notevole la crescita di 8 delegati della Circoscrizione Estera (da 50 a 58), probabilmente perché i delegati esteri sono più lontani dalla n ostra realtà e seguono la vita politica nazionale attraverso i mass media omologati.
La Toscana, rispetto ad altre regioni sempre dominate dal pd, regge ancora, e vddremo quali saranno i risultati alle comunali prossime, ma soprattutto alle regionali del 2020, quando si saprà se i 20 anni dominati dal Governatore Rossi (10 da assessore e 10 da Presidente) avranno lo stesso effetto che ha avuto la politica di Renzi sul partito.