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Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio

Voto circoli Pd: Minniti alla fine sceglie Zingaretti, terminata la selezione per le primarie

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Nicola Zingaretti

ROMA – Ieri 27 gennaio ultimo giorno di voto degli iscritti al Pd negli oltre 6.000 circoli, chiamati a selezionare i tre candidati più votati che accederanno alle primarie del 3 marzo. E ancora aspra è la polemica su alcuni dati pubblicati non certificati e imputati ai sostenitori di Nicola Zingaretti.
Il Governatore del Lazio, intanto, mette sul tavolo come atout l”appoggio di Marco Minniti, proprio quello che ai gazebo sarebbe stato per lui il concorrente più insidioso. Dopo giorni di “inseguimento” da parte degli uomini di Zingaretti, Marco Minniti annuncia il proprio appoggio alle primarie al governatore del Lazio: «E’ cruciale che ci sia un esito chiaro e indiscutibile alle primarie – spiega – mi impegno
perché ci sia il massimo della partecipazione e quindi un segretario che superi il 50%», vale a dire Zingaretti. Una scelta non indolore per i renziani che appoggiano Maurizio Martina, ma che suscita anche sarcasmo: «quella parte di sinistra che mal digeriva la candidatura di Minniti a segretario del PD, perché troppo ”duro” nella politica degli sbarchi, ora che se lo ritrova al fianco di Zingaretti che dice? È felice e soddisfatta?», chiede Patrizia Prestipino, sostenitrice di Martina, che poi aggiunge: “Si affrettassero a cancellare i vecchi post, che è meglio..”.
Entro le 19 di oggi 28 gennaio ogni circolo dovrà trasmettere i risultati alla Commissione nazionale che martedì mattina fornirà i dati ufficiali, spiega Gianni Dal Moro, presidente della Commissione. Prima del week end aveva votato la metà dei circoli, per cui Dal Moro stigmatizza la pubblicazione da parte di alcuni giornali, di cifre fornite da sostenitori di Zingaretti che danno il Governatore avanti,
attorno al 50%. Un fatto che suscita l”ira delle altre mozioni da Umberto Marroni (con Francesco Boccia) a Simona Malpezzi e
Andrea De Maria (con Martina). “Preoccupa un”idea di partito così, da parte di chi sostiene Zingaretti”, dichiara Malpezzi.
Che i nervi siano tesi lo dimostra un”altra polemica sulla possibilità che tra i vari candidati ci sia già una sorta di accordo per il futuro organigramma del partito: con Martina vicesegretario e Paolo Gentiloni presidente del Partito. Gli interessati, cioè Zingaretti e l”ex ministro dell”Agricoltura, smentiscono perché l”idea di giochi già fatti allontana i simpatizzanti dai gazebo. In più Martina rilancia e annuncia che se diventerà lui il segretario, la presidenza toccherà a una donna. Zingaretti, invece, assicura che in caso di sua vittoria
si supererà il correntismo interno creando “una fondazione comune di formazione politica”. Contro quindi le varie fondazioni e associazioni oggi alle spalle di ogni corrente. “Ci serve un modo diverso di essere comunità, di essere partito – dichiara – è la storia che ci dice che il partito delle correnti e dei capibastone ha fallito”.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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