Pensioni d’oro: Dirigenti pubblici impugnano i tagli del governo gialloverde
ROMA – L”Unadis, il sindacato dei dirigenti dello Stato, è pronto ha “impugnare il taglio alle cosiddette pensioni d”oro e il mancato adeguamento all”indice Istat”. Lo fa sapere la stessa organizzazione in una nota. “Un pool di qualificatissimi avvocati porteranno in Corte Costituzionale la norma che incide per quasi 10 mila euro annui su chi ha una pensione di circa 150 mila euro l”anno”, spiega il sindacato. “È di tutta evidenza che la misura, contraria a ogni principio di ragionevolezza e di equità, ha la finalità politico-demagogica di colpire una platea limitata di persone per creare consenso nei confronti della generalità degli elettori scossi dalla crisi economica degli ultimi anni”, sottolinea il segretario generale dell”Unadis, Barbara Casagrande . “Per reagire in maniera efficace e tempestiva a tale situazione Unadis si è subito attivata” per proporre “i ricorsi avverso le decurtazioni pensionistiche che, presumibilmente, diventeranno operative già dal mese di febbraio/ marzo”.Non solo, il sindacato dei dirigenti pubblici è pronto a ricorrere anche contro “il mancato adeguamento delle pensioni agli indici Istat”. In questi giorni l”Unadis è quindi impegnata a “raccogliere le deleghe” per il doppio ricorso.
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