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Guerrina Piscaglia: Padre Graziano Alabi è entrato nel carcere di Regina Coeli

Padre Gratien, “Graziano”, Alabi (foto dal sito Badiatedaldablog.blogspot.com)

AREZZO – Don Gratien Alabi, conosciuto come padre Graziano, è stato rinchiuso nel carcere romano di Rebibbia dopo la conferma della condanna a 25 anni di reclusione da parte della Corte di Cassazione, pronunciata ieri sera alle 22.35, per l’omicidio e la distruzione di cadavere di Guerrina Piscaglia, casalinga 50enne di Ca’ Raffaello, nel comune di Badia Tedalda (Arezzo), con cui avrebbe avuto
una relazione sentimentale, misteriosamente scomparsa nel nulla il 1° maggio 2014 mentre si stava recando in parrocchia.
L’esecuzione dell’arresto è avvenuta ad opera dei carabinieri di Arezzo, che hanno prelevato il sacerdote congolese dal convento romano dell’Ordine dei Padri Premostratensi, dove ha scontato gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. I
militari hanno invitato il frate congolese a prendere i suoi effetti personali e a seguirlo. Dopo le formalità di rito, padre Graziano è
stato portato in carcere.
A chi lo ha visto in quei frangenti, padre Graziano ha ribadito, amareggiato, la sua verità: «Vado incontro a quello che mi aspetta,
anche se non è una sentenza giusta. Sconterò quello che devo scontare anche se non lo merito. Sono innocente».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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