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Firenze: l’Italia che resiste in Santa Croce. Con Antonella Bundu

FIRENZE – Scende di nuovo in Piazza Santa Croce, a Firenze, a distanza da un mese dalla prima manifestazione, l’Italia che resiste contro il razzismo. Oggi, 2 marzo, i manifestanti si sono radunati di nuovo per ribadire che ci sono punti di vista diversi che non possono essere uniformati in un mainstream governativo, ha detto Michele Passione, uno degli organizzatori dell’evento.
Al centro della piazza è stata allestita una zona con alcuni striscioni con scritte come «la miglior difesa è l’attracco», su cui i manifestanti hanno appoggiato barchette di carta con messaggi, libri, e delle mani di cartone che emergono da terra simboleggiare persone affogate in mare.

Tra la folla anche Antonella Bundu, candidata a sindaco di Firenze per una coalizione formata da Firenze città aperta, Rifondazione comunista, Possibile, Sinistra italiana e Mdp. «C’è qualcuno – ha aggiunto Passione parlando al microfono di fronte a giovani, famiglie e associazioni – che pensa che si possano privare le persone della libertà con provvedimenti impliciti e orali e sacrificare politiche di inclusione sociale solo perché torna utile da un punto di vista elettorale. Vogliamo dire che quella parte non è la nostra parte».

«L’Italia e la Firenze che resiste – ha detto Bundu – resiste contro questo governo che è chiuso, che non dà la possibilità di venire in sicurezza per studiare e per lavorare. Dicono di essere contro la clandestinità, ma la clandestinità la creiamo noi perché se non diamo la possibilità di venire con un visto di lavoro o per turismo è chiaro che si viene nell’illegalità».

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