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Sansepolcro: le dichiarazioni del figlio dei coniugi Spini e le reazioni della città

SANSEPOLCRO (AREZZO) – «Hanno trascorso una vita insieme e ora sono andati via insieme. Aiutare l’Africa era il loro sogno». Così un ricordo dei genitori da parte di uno dei figli di Carlo Spini e Gabriella Vigiani deceduti nell’incidente aereo di Addis Abeba, come si apprende dal sindaco di Sansepolcro (Arezzo) Mauro Cornioli che lo ha sentito. Andrea Spini ha anche ricordato l’ultim o scerzo col padre: «Abbiamo anche scherzato con mio padre Carlo ieri, sabato, prima che con la mamma partissero per l”Africa. Laggiù fa caldo, questa volta lo vuoi prendere un cappello adatto?, gli ho detto. E’ stato al gioco, è venuto a casa mia e ci siamo messi a sceglierne uno e
lo ha portato con sé».
«La ong Africa tremila – dice stasera il sindaco Cornioli – era la loro vita e ogni volta che li incontravo occasionalmente in strada l”Africa era sempre il loro argomento principale, parlavano quasi solo di questo e lo facevano con una grande passione, un grande trasporto. Il loro impegno si era accentuato negli ultimi anni – dice ancora il sindaco – Tutti li conoscevano a Sansepolcro. Inoltre mi risulta che anche adesso si stavano impegnando in progetti umanitari, di tipo medico e sanitario, importanti, di un certo spessore».
La coppia era partita dall’Italia sabato per andare a verificare, insieme ad un terzo volontario, il commercialista bergamasco Matteo Ravasio, tesoriere della ong, come stavano andando avanti le attività di due progetti particolari, uno in Kenia e uno in Sudan.
Inoltre, sempre stasera si è pregato per loro nel Duomo di Sansepolcro durante la messa. «Una coppia unita, una bella famiglia, quattro figli, otto nipotini e un grande amore l”Africa. Li ricorderemo sempre così», è stato detto durante l’omelia. Tutti sapevano che Carlo e Gabriella andavano spesso in Africa per occuparsi dei progetti in corso.
Ancora il sindaco aggiunge che «è un dramma che lascia sconvolta la comunità, oggi viviamo una giornata tragica, erano due persone esemplari, conosciute e stimate per la loro grande professionalità e sensibilità. Dei veri testimoni di pace e cooperazione tra i popoli, che lasciano un grande vuoto ed una grandissima testimonianza. Ai loro figli, in questo momento di dolore, va il nostro abbraccio e le sentite condoglianze dell’intera comunità di Sansepolcro».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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