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Ataf: le tessere si smagnetizzano, diventano inservibili, ma noi le abbiamo già pagate…. Un appello a Nardella

Firenze – Caro Sindaco, in questi giorni grandi articoli e conferenze stampa per magnificare l’entrata in servizio di nuovi autobus più comodi e ed ecologici in servizio nella nostra città. Proprio oggi un servizio del Tg3 ci mostrava il nuovissimo autobus elettrico in servizio (linea7) da Fiesole a Firenze, condotto da un’autista scelta appositamente per far fare bella figura all’azienda.

Ma non è tutt’oro quel che riluce. Ancora ci sono in servizio vetture scalcagnate, qualche linea (ad esempio la C1) salta spesso qualche corsa, il bussino traballa lungo il percorso (soprattutto prima di Piazza San Lorenzo e in Piazza San Marco) mettendo a rischio l’incolumità dei passeggeri, soprattutto anziani, sballottati a destra e a manca. Non lo affermo per sentito dire ma per molteplici esperienze personali.

Ma adesso ai disagi si aggiunge anche la beffa ai danni dell’utente. Visto che l’azienda ha eliminato i comodissimi biglietti cartacei da 4 corse, che non fallivano mai e davano modo di consultare agevolmente l’orario d’inizio della corsa, siamo ormai tutti costretti, se non abbonati, ad acquistare il carnet elettronico da 10 corse al modico costo di 14 euro. E naturalmente, per non doversi recare continuamente negli esercizi che li vendono, in molti ne acquistiamo tre o quattro per volta.

Così è successo anche a me, ma me ne sono pentito amaramente e ho avuto una sgraditissima sorpresa, che penso sia toccata anche ad altri utenti. Il primo carnet ha funzionato, tutto ok tutte le corse timbrate regolarmente. Per il secondo invece, dopo una settimana, la macchinetta ha rifiutato le ultime corse, segnava 0, quando mi sembrava invece che ci fossero ancora corse disponibili. Tiro fuori le altre due tessere ancora intonse, ma il risultato è uguale, 0 corse disponibili. Mi meraviglio e penso che forse non avevo preso le tessere giuste e faccio il biglietto col telefonino.

Sceso dall’autobus mi reco alla tabaccheria dove mi rifornisco di solito, acquisto altre tre tessere e la gentile signora mi avverte: conservi lo scontrino perché le tessere si smagnetizzano alla svelta. E mi dice che con lo scontrino potevo recarmi all’ufficio Ataf dove avrebbero controllato e dopo qualche mese avrebbero rimborsato le corse non fruite. Da questa affermazione comprendo che non sono stato l’unico sventurato fregato dagli inghippi, forse involontari, dell’Ataf, visto che le tessere smagnetizzate le avevo gettate e per di più non avevo conservato lo scontrino.

Nessun avviso preventivo è mai stato diffuso dall’Azienda, almeno a mia conoscenza, né gli utenti sono preavvertiti al momento dell’acquisto. Si tratta non soltanto di un inghippo, ma di un comportamento senza dubbio scorretto, senza voler avanzare la possibile ipotesi di truffa, visto che all’acquisto del titolo di viaggio non corrisponde poi il servizio reso.

Per carità, è successo anche a Roma con le tessere della metro, e anche per gli altri mezzi pubblici, ma questa non è una ragione plausibile per giustificare quanto segnalato.

Caro Sindaco che cosa ne pensi? Non sarebbe opportuno strigliare i responsabili dell’azienda, che costringe gli utenti a lunghe peripezie per ottenere i loro diritti? Quanto ancora dovremo sopportare tutto ciò? sarebbe necessaria una risposta esauriente per tutti cittadini utenti di questo servizio cittadino.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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