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Il presidio davanti all'Arciconfraternita di Pisa

Misericorida: Pisa verso i licenziamenti, sindacati furiosi

Il presidio davanti all'Arciconfraternita di Pisa
Il presidio davanti all’Arciconfraternita di Pisa

PISA – Non ci sono alternative ai licenziamenti e per questo restano incolmabili le distanze tra sindacati e vertici dell’Arciconfraternita, che il 16 luglio scorso hanno avviato la procedura di mobilità riguardante 39 dipendenti. L’associazione è alle prese con una pesante situazione debitoria (superiore ai 10 milioni di euro) e ha manifestato la volontà di ridurre di oltre due terzi la pianta organica per ridurre drasticamente i costi di gestione.

Cgil, Cisl e Uil hanno preso atto dell’impossibilità di trovare una soluzione alternativa al licenziamenti indicati dalla Misericordia. Si è chiusa in questo modo la prima parte della procedura prevista dalle norme e si apre la successiva di ulteriori 30 giorni che prevede l’intervento della direzione territoriale del lavoro.

I sindacati esprimono sconcerto e indignazione per le posizioni e per l’atteggiamento espressi al tavolo dalla Misericordia che ha disatteso gli impegni assunti nel precedente incontro di valutare tutti gli strumenti utili, a partire da un nuovo contratto di solidarietà, per eliminare l’impatto sociale aperto dalla procedura.

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