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Entro metà settembre al via l'operazione di rotazione del relitto

Concordia, stretta finale per la rotazione della nave

Entro metà settembre al via l'operazione di rotazione del relitto
Entro metà settembre al via l’operazione di rotazione del relitto

GROSSETO – Dieci, venti al massimo. Un anno e 8 mesi dopo il naufragio, è arrivato il momento più complesso dell’intera operazione di recupero della Costa Concordia: raddrizzare la nave per rimetterla in asse e portarla via per sempre dal Giglio dove si è arenata la notte del 13 gennaio 2012. Il conto alla rovescia per ruotare il gigante piegato su un fianco davanti al porto del Giglio è alle battute finali e domani potrebbe arrivare il via libera definitivo: a Roma è in programma una riunione alla Protezione Civile alla quale prenderanno parte il Comitato consultivo, l’Osservatorio per il monitoraggio e tutti i soggetti impegnati in un’operazione mai tentata finora e chiamata in gergo tecnico «parbuckling». L’obiettivo di tutti è quello di raddrizzare la nave entro fine mese. Un altro inverno passato in quelle condizioni metterebbe a serio rischio la tenuta strutturale della Concordia. Il tempo è finito, è l’ora di rimuovere il relitto: il cedimento della nave provocherebbe danni incalcolabili all’ecosistema del Giglio e renderebbe il recupero più complesso e costoso, ben oltre il mezzo miliardo di euro speso.

Dall’incontro di domani non uscirà una data definitiva per la rotazione. Innanzitutto è probabile che i responsabili delle istituzioni coinvolte chiedano nuove verifiche e dispongano ulteriori prescrizioni al consorzio italo-americano Titan Micoperi, scelto dalla Costa per tentare l’impresa, facendo slittare il via libera definitivo di qualche giorno. Ma anche perché una volta ottenuto l’ok ci vorranno altri 4, 5 giorni di test prima di cominciare la rotazione vera e propria.

C’è anche un altro fattore che condizionerà le operazioni di rotazione, le condizioni meteo: con il mare mosso sarebbe impossibile operare. Ma per avere delle previsioni attendibili bisognerà attendere 48, massimo 72 ore, prima dell’evento e dunque è impossibile oggi prevedere con una sufficiente sicurezza che tempo farà tra 15 giorni.

Si può dire che a partire da lunedì 16 settembre si entrerà nella fase finale e da quel giorno ogni momento potrebbe essere quello buono, anche se alcune fonti ipotizzano che la data del raddrizzamento possa scalare attorno al 25 settembre. Per ruotare, stando ai programmi, la nave dovrebbe metterci tra le 12 e le 24 ore ma anche in questo caso nulla è certo.

Cosa accadrà una volta che la Concordia sarà stata rimessa in asse e quanto tempo ci vorrà prima che abbandoni il Giglio? Innanzitutto si cercherà di trovare e recuperare le due vittime che ancora mancano all’appello ed inoltre i tecnici dovranno verificare lo stato della fiancata di dritta, quella oggi sommersa, prima di procedere al montaggio dei cassoni che dovranno assicurare il galleggiamento. Operazioni che richiederanno sicuramente settimane. Una volta terminata questa ulteriore fase, la Concordia partirà per il suo viaggio finale, un porto dove essere smaltita. Ma anche in questo caso al momento non c’è alcuna decisione ufficiale: Piombino resta lo scalo favorito, per la vicinanza e per le ripetute richieste della regione Toscana, ma è necessario che le strutture per lo smaltimento siano approntate entro i tempi giusti. L’altra possibilità è che la nave venga inglobata da una mega piattaforma sud coreana, per essere trasportata in un qualunque porto scelto dalla Costa.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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