
Leonardo: la Gioconda Nuda di Vinci può essere sua. Infrarossi: stessa matrice di Chantilly

VINCI (FIRENZE) – Il dipinto della Gioconda Nuda, conservato al Museo di Vinci, diretto da Alessandro Vezzosi, potrebbe avere davvero una matrice leonardesca autentica, cioè esser stato realizzato dallo stesso genio del Rinascimento, o da artisti di bottega da lui diretta. E’ quanto sembra emergere da
recenti riscontri scientifici fatti dall’ingegner Maurizio Seracini, celebre nel mondo per le sue ricerche hi tech applicate all’arte.
«Nostri esami scientifici con gli infrarossi – spiega Seracini parlando di analisi fatte con il suo staff – hanno evidenziato che in questo dipinto sono presenti fori per il riporto corrispondenti esattamente a quelli del Cartone del Museo Condè di Chantilly, che secondo fonti sarebbe attribuito ora allo stesso Leonardo e al suo atelier». La Gioconda Nuda è un dipinto che ritrae Monna Lisa nella stessa postura del quadro del Louvre, ma nuda dalla vita in
su, a seno scoperto.
