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Magistrati onorari: pronta la riforma, sarà discussa in un prossimo Consiglio dei Ministri. Lo assicura il ministro Bonafede

Alfonso Bonafede

ROMA – «Oggi il ministero della Giustizia ha trasmesso agli uffici di Palazzo Chigi il provvedimento che riforma, in senso migliorativo, la disciplina della magistratura onoraria in Italia, che sarà calendarizzato per uno dei prossimi consigli dei ministri. Nel farlo abbiamo scelto il metodo della condivisione: quanto previsto è infatti il risultato di un tavolo aperto al Ministero con i rappresentanti di categoria che, lo scorso 7 marzo, ha raggiunto il punto di sintesi su cui c’è stato l’assenso della stragrande maggioranza delle sigle che hanno partecipato». Lo annuncia, in un post su Facebook il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

«Per l’intera categoria dei magistrati onorari, abbiamo introdotto importanti novità sul piano fiscale, previdenziale ed organizzativo, in particolare – spiega il ministro – modifica alla disciplina delle incompatibilità, equiparata a quella dei magistrati ordinari; rideterminazione delle modalità di pagamento delle indennità: bimestrale anziché trimestrale; trattamento fiscale e previdenziale di maggior favore; possibilità di chiedere l’assegnazione ad altra sede per poter assistere un familiare con disabilità. Chi è già in servizio, poi, potrà rimanerci fino al compimento dei 68 anni mantenendo medesime funzioni e compiti per tutta la durata dell’incarico (non più per i soli primi 4 anni),
incluse assegnazione e trattazione di nuovi procedimenti civili e penali. La liquidazione delle indennità continuerà a essere determinata, sino alla cessazione dell’incarico (e non più limitatamente ai primi 4 anni), secondo i criteri già operanti e in caso di esercizio dell’opzione per l’indennità fissa, viene rideterminato in aumento il relativo importo.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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