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Nardella: nessuna guerra a Salvini, ma il dissenso è legittimo

FIRENZE – «Non faccio alcuna chiamata alle armi contro il ministro Salvini che è libero di fare le sue manifestazioni e quindi non invito certo alla guerra, anche perché io non mi faccio fotografare con le armi in mano. Un conto è incitare alla guerra contro Salvini, cosa che io non voglio fare, un altro difendere i diritti di ogni cittadino di esprimere il proprio dissenso anche attraverso forme di dissenso come gli striscioni che si vedono in giro per l”Italia».

Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine dell”iniziativa di volontariato ambientale ”Liberi dai rifiuti” al parco dell”Albereta. In riferimento alla visita fiorentina del ministro dell”Interno, prevista per domenica, Nardella ha poi puntualizzato che “il principio della libera espressione delle idee politiche è un principio costituzionale che deve essere garantito sempre. Direi la stessa cosa anche di fronte a critiche verso di me. Chi ha incarichi politici e istituzionali di primo piano deve sapere accettare le critiche”. Nardella è poi tornato ad augurarsi che il ministro domenica “porti con sé anche i 250 agenti di polizia che aveva promesso a novembre perché se tu rappresenti le istituzioni e prendi degli impegni, li devi mantenere”.

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