Toscana: gestione ambientale e dei rifiuti torna alle province. Incostituzionale la legge regionale
GROSSETO – La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 2 della legge regionale della Toscana 22/2015 sul riordino delle funzioni provinciali, con cui la Regione ha avocato a sé la materia ambientale e gestione dei rifiuti. Lo rende noto la Provincia di Grosseto il cui ricorso al Tar contro la norma ha poi portato al giudizio della Consulta.
«Si tratta di una grande vittoria che arriva da una battaglia dura, partita proprio da Grosseto – spiega il presidente della provincia di Grosseto Antofrancesco Vivarelli Colonna -. La pronuncia dell”illegittimità da parte della Corte Costituzionale fa cadere il teorema centralista dell’intera riforma delle Province dando nuovamente corpo al principio di sussidiarietà e centralità degli Enti locali. Presto ci riprenderemo le nostre competenze che la legge nazionale ci riconosce ma che la Regione toscana ha voluto sottrarci con una visione accentratrice che ha causato e sta causando danni e riduzione dei servizi al territorio in materia di controllo e salvaguardia dell”ambiente».
Commentando la decisione della Consulta l’assessore regionale alla presidenza, Vittorio Bugli, ha parlato di sentenza «attesa. La norma regionale, in attuazione della legge Delrio sul riordino delle funzioni provinciali, su sollecitazione ed in accordo con le Province e con la Città metropolitana di Firenze, aveva trasferito alla Regione anche funzioni sanzionatorie amministrative in materia di rifiuti e di autorizzazioni semplificate sempre in materia di rifiuti. L’obiettivo della legge toscana era quello di portare ad unitarietà e funzionalità l’esercizio delle funzioni in materia di rifiuti».
«Le competenze ambientali tornano alle Province, la gente è stufa di questi teatrini. Occorre serietà e chiarezza», il commento del consigliere regionael m5s Giacomo Giannarelli secondo il quale «in Toscana non abbiamo bisogno di politici di professione, ma di persone che fanno politica con
professionalità. Questi sono gli esiti nefasti delle scelte compiute da chi cerca con arroganza di centralizzare il potere».