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Caos procure: Greco, procuratore Milano, logiche romane estranee ai magistrati del Nord

ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

MILANO – Il procuratore della Repubblica Francesco Greco nel commemorare oggi a Milano Walter Mapelli, il procuratore di Bergamo morto lo scorso aprile, ha fatto anche un accenno alla bufera sul Csm generata dall’inchiesta sull’ex presidente dell’Anm Luca Palamara. E lo ha fatto riferendosi proprio alla nomina di Mapelli a Bergamo dicendo che quel «mondo che vive nei corridoi degli alberghi e nelle retrovie della burocrazia romana e che non ci appartiene e non appartiene ai magistrati del Nord, ci ha lasciato sconcertati». Sconcerta piuttosto la generalizzazione fatta dal procuratore, con un ragionamento di puro stampo leghista, che criminalizza e squalifica i colleghi di Roma (ricordate la Roma ladrona di Bossi?). Un altro esempio del caos in cui è piombata la magistratura, che ha bisogno, al suo interno, di urgenti riforme e regole precise.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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