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Suvignano (Si): tenuta strappata alla mafia aperta oggi al pubblico. Fu sequestrata da Falcone

SUVIGNANO (Si) – Oggi, domenica 23 giugno, grande festa nella Tenuta di Suvignano, nel senese, simbolo dei beni confiscati alle mafie e alla criminalità organizzata, da quest’anno affidata in gestione alla Regione Toscana. Si apriono i cancelli della tenuta per vivere un bene che è tornato finalmente di tutti.
La mattina, spiega una nota, la street band ‘BadaBimBumBand’ guida gli ospiti sui sentieri della tenuta, poi appuntamenti con lo ‘Straligut teatro’ e picnic all’aperto con i prodotti agricoli del territorio. Nel pomeriggio spazio all’incontro ‘Conoscere le mafie, costruire la legalità’, insieme all’assessore regionale alla presidenza Vittorio Bugli e ai sindaci di Monteroni d’Arbia e Murlo, Gabriele Berni e Davide Ricci, l’imprenditore Antonino De Masi, che da anni vive sotto scorta per aver denunciato il racket, e la giornalista Federica Angeli, sotto scorta anche lei per le sue inchieste sulla mafia romana. Chiusura in musica con i Modena City Ramblers.

La storia della tenuta di Suvignano ha inizio nel 1983 con il giudice Giovanni Falcone che sequestra l’azienda una prima volta all’imprenditore palermitano Vincenzo Piazza, sospettato di aver rapporti con Cosa Nostra. Il costruttore siciliano ne rientra successivamente in possesso poi, tra il 1994 e il 1996 arriva il secondo sequestro. Nel 2007 arriva la confisca definitiva. Nei mesi scorsi (dopo un lungo iter in cui c’è stata anche la possibilità che la tenuta fosse messa all’asta) è arrivata all’assegnazione della Regione, che la gestisce attraverso Ente Terre

La tenuta – 713 ettari di terreno, 685 nel Comune di Monteroni e 18 in quello di Murlo – conta una colonica di pregio, altri 17 edifici e 21mila metri quadri tra immobili e magazzini, e in fine una chiesetta di fianco all’edificio principale. E’ un bene simbolico delle confische alle mafie e alla criminalità organizzate.

La cerimonia di riconsegna della Tenuta di Suvignano, da parte del ministro dell’Interno Matteo Salvini al direttore dell’Ente terre regionali della Toscana Claudio Del Re, era avvenuta il 5 febbraio 2019. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, anche l’assessore toscano alla presidenza Vittorio Bugli, il capo dell’agenzia per i beni confiscati Bruno Frattasi e i sindaci della zona.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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