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Tasse: Tari aumentata dell’1,6% in cinque anni. La ricerca della Uil

ROMA – Tra il 2015 e il 2019, ovvero in 5 anni, laTassa sui Rifiuti (TARI), aumenta mediamente dell’1,6%, mentre nell’ultimo anno si assiste a un aumento pari allo 0,9% sul 2018.In valori assoluti, spiega Ivana Veronese – Segretaria ConfederaleUIL – le famiglie italiane verseranno nel 2019 nelle casse comunali 302 euro medi, a fronte dei 299 euro dello scorso anno e dei 296 euro versati nel 2015. E’ quanto calcola il Servizio Politiche Territoriali della UIL, elaborando i costi in 105 Citta’ capoluogo di provincia, per una famiglia con una casa di 80 mq e 4 componenti.

Per quanto riguarda le Città metropolitane a Reggio Calabria la tassa sui rifiuti pesa per 461 euro medi a famiglia; a Cagliari 447 euro; a Napoli 442 euro; a Messina 438 euro; a Catania 403 euro; a Bari 380 euro; a Genova 358 euro. Si paga un po’ meno a Bologna (229 euro medi); a Firenze (235 euro); a Palermo (281 euro); a Roma (308 euro);
a Torino (326 euro); a Milano (338 euro); a Venezia (342 euro).

Rimane il dato- spiega Veronese – del costo molto alto di questa tassa, così come il tema dell’efficienza del servizio. Infatti, le tariffe della Tari devono assicurare effettivamente la copertura integrale dei costi sia di investimento sia di gestione del servizio e, più è alto il costo del servizio, troppo spesso a causa di inefficienze, tanto più saranno alte le tariffe.

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