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Polizia: cambiano le spalline sulle uniformi, dagli agenti ai dirigenti generali

ROMA – I poliziotti cambiano le insegne sulle spalline delle loro uniformi. L’11 luglio e’ una data storica per la Polizia: nell’anno 1852 venne infatti riorganizzata l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e creato, con legge n.1404, il Corpo delle Guardie di PS, ad ordinamento di tipo militare e alle dirette dipendenze del Ministero dell’Interno. Il Corpo fu poi sciolto dalla legge di riforma n.121 del 1981 che dette vita ad un organismo, smilitarizzato e sindacalizzato, che è l’attuale Polizia di Stato.

Nel corso di una solenne cerimonia al Quirinale il Capo della Polizia Franco Gabrielli ha illustrato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella i nuovi distintivi di qualifica che da domani 12 luglio compariranno sulle spalline delle divise del Personale della Polizia di Stato della diverse qualifiche, dall’Agente al Dirigente Generale. Nel tardo pomeriggio odierno, invece, ne è attesa la presentazione ufficiale al Palazzo della Consulta.

Sono 23 segni distintivi – pubblicati in anteprima sul calendario della Polizia di Stato di quest’anno – svincolati dai gradi adottati in ambito militare e che sono il frutto di sette mesi di lavoro di un team composto da funzionari, rappresentanti sindacali e coordinato da un esperto in araldica, Michele D’Andrea. Per i funzionari spariscono stellette, torri e greche sostituite da formelle, mentre per il personale esecutivo appariranno plinti, rombi e pentagoni. Tutte le nuove qualifiche sono accomunate dalla presenza dell’aquila dorata ad ali aperte, segno della lotta e della vittoria sul male, la cui presenza caratterizza le uniformi dei poliziotti italiani fin dal 1919. Come ha tenuto a precisare il Capo della Polizia in alcuni suoi interventi «l’adozione dei nuovi segni di qualifica ci svincola dai gradi militari. Questo non per segnare una distanza da quel mondo al quale riconosciamo uno straordinario patrimonio di professionalità e competenza, ma per rimarcare con orgoglio la nostra identità di Amministrazione Civile ad ordinamento speciale- che esprime l’Autorità di P.S.- e per riaffermare l’adesione ad un nucleo di valori sublimato dal motto Sub lege libertas».

Sopra in alto il poster pubblicato dalla Rivista Polizia Moderna, raffigurante le nuove insegne.


Sergio Tinti

già Comandante Polizia Stradale della Toscana

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